Addio alla palazzina liberty, ultimo pezzo della vecchia piazza San Lorenzo

Approvato definitivamente il progetto che prevede l'abbattimento e la ricostruzione dell'unico edificio storico rimasto, insieme alla biblioteca

La palazzina liberty di piazza San Lorenzo sarà abbattuta: la decisione definitiva è stata approvata in consiglio comunale mercoledì sera. Il piano prevede una ricostruzione di gran parte dell’isolato, con edifici più moderni all’interno e un parcheggio interrato. Proprio per realizzare l’autorimessa il progetto prevede di abbattere e poi ricostruire la palazzina, uno degli ultimi edifici storici affacciati sulla piazza.
Scompare la palazzina liberty di piazza san Lorenzo«Quella zona ha una storia di 250 anni, era l’antica casa feudale della famiglia Castelbarco», ha spiegato la socialista Laura Floris Martegani, contraria all’operazione, ricordando anche gli altri monumenti persi, la chiesa gotica di San Lorenzo, la stazioncina del tram tra gli alberi, gli altri palazzi storici scomparsi. «Pezzo per pezzo è scomparsa una atmosfera e oggi la piazza è ridotta ad una accozzaglia di stili» ha detto anche Cinzia Colombo (Sel).
La valutazione del progetto ha diviso gli schieramenti: oltre che dal PdL, l’intervento sull’isolato (1904 mq, 6190 metri cubi, per metà destinati a terziario, per metà ad abitazioni) è stato valutato positivamente anche dal Pd: «È un’area interessante- ha detto il democratico Pierluigi Galli – su cui c’erano molti progetti anche con volumi elevati. Il progetto presentato è molto più equilibrato rispetto a quelli ventilati e prevede il rispetto sostanziale della tipologia presistente, un aumento limitato della volumetrie». E soprattutto per Galli evita il rischio che nella stessa zona si arrivi a «progetti più stravolgenti» o che l’area rimanga così per troppo tempo. Sul fatto che non si tratti di un progetto invasivo, erano d’accordo anche Sinistra e Libertà e la Lega Nord («non è paragonabile a quelli a Crenna o in via Fogazzaro), che però non apprezzano l’abbattimento della palazzina, che sarà ricostruita "in stile". L’amministrazione ha sottolineato più volte il fatto che anche la sovraintendenza ha dato parere favorevole, considerando l’edificio non rilevante dal punto di vista storico e architettonico. La valutazione positiva da parte del Pd non è stata però apprezzata del tutto dalla maggioranza: Giacomo Peroni si è chiesto «cosa è cambiato nella valutazione del Pd» (rispetto a voti negativi su altri progetti) e ha parlato di «coerenza che può venire meno, specie se il progetto è confacente al proprio Dna politico». Alla fine il piano è stato approvato con 20 voti a favore, 17 del PdL, quello di Quintino Magarò e i 3 voti dei consiglieri del Pd presenti. Contrari i consiglieri dei Socialisti, di Sel e della Lega Nord.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Febbraio 2011
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