Al via i lavori, rinasce piazza Vittorio Emanuele

Oggi la posa della prima pietra, la consegna è prevista per il 2014. Farioli: “Restituiamo alla città la sua anima antica”. Contestano Sinistra Ecologia Libertà e Manifattura Cittadina: “Kermesse elettorale”

Quadri, poesie, rinfresco e la scopertura di una targa con l’eloquente scritta “Il cuore antico di Busto ritorna a pulsare con nuova linfa”: è una cerimonia in grande stile quella per la posa della prima pietra della nuova piazza Vittorio Emanuele II, riportata per un giorno all’antico nome di “Piazza dul Conti”. Per l’occasione il sindaco Gigi Farioli ha voluto con sé i consiglieri comunali che hanno appoggiato il progetto di riqualificazione, ma anche Nervino Dal Ben per il gruppo Soceba, Franco Castiglioni per il Distretto Urbano del Commercio e l’ex consigliere regionale Giuseppe Adamoli.

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Prima pietra in piazza V. Emanuele 4 di 8

“Arrivare qui – ha esordito Farioli – è stato come scalare la montagna più alta del mondo: siamo busto 21 aprile 2011stati ostacolati dal referendum, ma anche dai continui cambi di legislazione, eppure abbiamo voluto proseguire nel nome dell’interesse pubblico. Il senso di questa operazione è restituire alla città la sua anima antica: la piazza ritrova la funzione civile che aveva sempre avuto in passato, quando ospitò il municipio, il tribunale e le carceri, e in più viene ripristinata la pedonalità, grazie alla quale le tre principali piazze del centro storico saranno finalmente collegate. Ringrazio chi si è impegnato e ci ha creduto, nonostante le difficoltà economiche”.
I lavori, che prenderanno il via martedì 26 aprile e dovrebbero concludersi entro tre anni, daranno vita a una piazza completamente rinnovata, caratterizzata dal parcheggio sotterraneo ma anche da dieci “ville”, ciascuna identificata da un nome di donna, che sorgeranno sul perimetro, “con l’ambizione – ha spiegato Farioli – di ripercorrere la grande tradizione del liberty bustocco”.
Il tutto con la prospettiva di aprire nuovi orizzonti anche dal punto di vista commerciale: “Il progetto – ha concluso il sindaco – è stato studiato, condiviso e discusso con tutte le realtà commerciali esistenti e con quelle che arriveranno per dare una nuova vita a questa piazza dopo un lungo abbandono”. All’intervento del primo cittadino sono seguite la lettura pubblica, da parte di Ginetto Grilli, di un componimento dialettale nato per l’occasione e dedicato all’antica piazza, e la visita guidata alla mostra “Il futuro ha un cuore antico” del pittore e incisore Carlo Farioli, anche lui presente alla cerimonia.

busto 21 aprile 2011Tanti presenti, ma non tutti soddisfatti: all’ingresso della piazza non è mancato infatti un sit-in di protesta organizzato da Sinistra Ecologia Libertà e Manifattura Cittadina. Una ventina di manifestanti hanno esposto cartelloni di dissenso nei confronti dell’amministrazione, criticando, più che il progetto in sé, la tempistica della riqualificazione che sa di evento elettorale. Spiega Sergio Barletta: "Non si comprende perché i lavori siano stati bloccati pochi giorni dopo la loro apertura e siano rimasti fermi per ben 4 mesi, riprendendo solo ora, a tre settimane dalle elezioni. Né si riesce a capire il senso della posa di una prima pietra quando i lavori di demolizione devono ancora essere completati”. Molto diversa, invece, la posizione sulla sostanza dell’iniziativa: “Sosteniamo da sempre l’idea di riqualificare questa zona, abbandonata per decenni dall’amministrazione, che non è mai stata in grado di attuare politiche in favore dei cittadini. Questo progetto arriva troppo tardi, con modalità e tempistiche che non condividiamo”. “Ci sono tante domande da fare all’amministrazione – aggiunge Alberto Rossi, candidato di Manifattura Cittadina – come mai ad agosto è stato avviato l’abbattimento se non c’erano le condizioni per proseguire? Dove è finito il milione e 300mila euro promesso come monetizzazione? Sono stati effettuati i carotaggi previsti per la realizzazione del parcheggio? Chi risolverà il problema della mobilità in piazza Trento e Trieste? E soprattutto, ma dovrebbe essere il primo interrogativo, perché questo intervento non è stato sottoposto a Valutazione Ambientale e Strategica?”.

Nel centrosinistra cittadino c’è però anche chi si è schierato a favore del progetto, come il consigliere comunale Valerio Mariani: “Mi dispiace che ci sia stata questa divisione, ma evidentemente chi non ha vissuto l’amministrazione della città non capisce i desideri della gente, che vuole fortemente la riqualificazione della zona. Anche noi abbiamo criticato i ritardi e le modalità del progetto, ma non si può sperare che la ricostruzione avvenga da sola. Il nostro candidato, Carlo Stelluti, punta a una svolta in questo senso e lavorerà per riqualificare non soltanto questa zona, ma anche l’area delle Ferrovie Nord, che da decenni aspetta le scelte di questa amministrazione”.

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Pubblicato il 21 Aprile 2011
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