Dos Santos delizia e croce. Il Varese acciuffato dalla sua autorete

A Modena, contro il Sassuolo, fa tutto il brasiliano: prima segna il gol del vantaggio e poi l'autorete dell'1-1 a pochi secondi dalla fine. Solo sfiorato il sorpasso al Novara

Dal nostro inviato – Sarà anche «tutto scritto nel bene e nel male» come dice mister Beppe Sannino, ma un epilogo come quello della partita tra Sassuolo e Varese lascia attoniti e rattristati i tifosi biancorossi. A 30” dalla conclusione Ebagua e compagni stanno per espugnare per la seconda volta il “Braglia” (a dicembre accadde con il Modena) e soprattutto per scavalcare il Novara, bloccato sul 2-2 casalingo dal Piacenza. E invece su un traversone piuttosto innocuo di Catellani ci pensa Dos Santos di testa a battere Zappino e a pareggiare quel gran gol che proprio lui, e sempre di testa, aveva dato il vantaggio ai lombardi. Una conclusione che scatena la gioia dei tifosi di casa che ammettono candidamente di non aver sperato in un simile regalo e danno del “salame” a gran voce allo sfortunato difensore brasiliano.
Sorpasso in classifica solo sfiorato dunque per un Varese non bello come altre volte, soprattutto nel primo tempo, ma ugualmente capace di legittimare il vantaggio nella ripresa dopo la terza inzuccata vincente in questo campionato di Claiton. I biancorossi hanno dovuto fare di necessità virtù, con Neto e Zecchin acciaccati e a mezzo servizio, con Ebagua costretto agli straordinari e con Carrozza spesso fuori giri; il Varese allora ha costruito poco per volta a metà campo grazie alla vivacità di Frara e Corti, si è aggrappato a qualche folata di Pisano e ai suoi centrali difensivi (pur impegnati bene da Catellani) e in ultima battuta con uno Zappino molto attento e ben piazzato. Non è bastato, e allora bisognerà lasciare da parte lo spirito festivo – parole di Sannino – per affrontare l’Ascoli la sera del Venerdì Santo. Il Novara andrà a Reggio Calabria: se anche il sorpasso è scritto, tanto vale riprovarlo subito.
 
COLPO D’OCCHIO – Spalti in larga parte vuoti al “Braglia” di Modena: il Sassuolo non è la formazione della città e si vede, perché sugli spalti ci sono circa 2.500 persone. Buona e rumorosa la rappresentanza varesina nella curva di sinistra (rispetto alle panchine).
 
FISCHIO D’INIZIO – Sannino può confermare l’undici della vigilia che, per una volta, è anche quello titolare. Pesoli si rimette al centro della difesa mentre, soprattutto, si rivede in attacco Leo Neto Pereira. Anche Gregucci non cambia granché rispetto alle previsioni: il ballottaggio sul terzo di centrocampo è vinto da Martinetti su De Falco, limitato dalla pubalgia.
 
IL PRIMO TEMPO – Nemmeno il tempo di fischiare il via e per il Varese c’è un pericolo: veloce scambio sulla trequarti e Catellani trova Riccio in area. Il suo colpo di testa non è bello ma prende una strana traiettoria: Zappino lo deve rincorrere e bloccare a un soffio dalla porta. Un antipasto niente male per un Varese che fatica a trovare i ritmi e gli spazi buoni per farsi vedere; c’è anche un po’ di nervosismo come dimostrano i gialli a Dos Santos (fallo duro) e Corti (proteste). I primi abbozzi in attacco arrivano dalle fasce, ma se i terzini del Sassuolo lasciano qualche varco, i centrali sono pronti a sventare. Al 20’ da un’azione prolungata nasce un bel sinistro al volo di Zecchin che però non è abbastanza angolato per sorprendere Pomini; la replica di casa è immediata ma Pisano chiude in corner. Un po’ più di Varese si vede attorno alla mezz’ora con una palla dentro per Ebagua e due tiri di Carrozza fuori bersaglio, ma è poca roba e pure un po’ egoistica. Per vedere qualcosa di bello (35’) c’è la rovesciata di Martinetti ma è palla diretta tra le braccia di Zappino. La partita non si schioda nemmeno quando Ebagua riesce a trascinare la palla in area: prima lo stoppa Rea, poi appoggia fuori dopo aver eluso Rossini.
 
LA RIPRESA – Passano meno di 2’ e le cose rischiano di complicarsi: Pugliese concede una punizione dal limite (situazione improvvisa di 2 contro 2) che Quadrini batte di potenza. La barriera respinge ma la sfera finisce a Martinetti che angola un tiro ma Zappino è un lampo e salva in tuffo sulla destra. Attorno all’8’ è un botta e risposta e finalmente la partita decolla: da una parte c’è un bel dribbling di Neto, dall’altra arriva un numero sul fondo di Catellani (ottimo) che serve al centro Martinetti la cui conclusione ravvicinata va alle stelle. Ora ci si diverte di più: Ebagua azzanna la difesa e si crea da solo un’occasione all’11’ anche questa alta sulla traversa ma è ancora Catellani a far ammattire la difesa di Sannino, compreso Pesoli per una volta in difficoltà. Al 18’ primo cambio biancorosso: esce Neto ed entra Nadarevic (con il senno di poi poteva essere questo l’assetto iniziale) con Carrozza avanzato in punta. Proprio il bosniaco, dopo bel dribbling di Frara, offre un cross per la testa di Ebagua che mette di poco alto. Intorno al 25’ il Varese dà l’impressione di voler provare l’affondo e stringe il Sassuolo nella propria trequarti anche e non a caso alla mezz’ora tutto cambia: il solito Nadarevic guadagna un angolo che viene battuto molto bene da Carrozza. La palla viaggia tesa all’appuntamento con la testa di Dos Santos che non lascia scampo alla difesa neroverde e insacca lo 0-1.
La rete cambia gli assetti: Sannino dà polmoni alla mediana con Osuji per Zecchin, Gregucci rimpolpa l’attacco inserendo il baby Barbuti. Al 38’ il Varese va a un millimetro dal raddoppio quando Ebagua pressa e uccella l’impacciato Rossini; sull’uscita disperata di Pomini però il bomber mette incredibilmente fuori da pochi metri.
Sannino mette anche Tripoli per gli ultimi minuti di battaglia e quando l’arbitro indica i 3’ di recupero il Sassuolo pare perdere le speranze, tanto che è ancora il Varese a farsi vedere nell’area avversaria. Ma le partite finiscono al triplice fischio quindi, per l’ennesima volta, tutto cambia nell’ultimo minuto. Catellani va ad anticipare Pugliese e lascia palla a Polenghi: il suo cross non pare pericoloso ma Dos Santos, che sta riprendendo posizione, decide sciaguratamente di metterci la testa. La palla potrebbe finire dovunque (alta, a lato, in bocca a Zappino) e invece sceglie la via della beffa, accanto al palo, per un 1-1 che rovina il pomeriggio.

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Sassuolo-Varese 1-1 4 di 13

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Pubblicato il 16 Aprile 2011
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