Rituali patacca, 7 cartomanti a processo

Si farà il secondo processo alla Magic Star. Sotto accusa raggiri da 10mila euro a una donna per rituali d'amore, braccialetti antimalocchio con ricariche a botte di centinaia di euro

La magia a buon mercato torna in tribunale: sette persone legate alla Magic Star (azienda di cartomanzia), sono stati rinviate oggi a giudizio dal gip Cristina Marzagalli, su richiesta del pm Massimo Baraldo a seguito di un secondo stralcio dell’inchiesta condotta dal pm Tiziano Masini. Si tratta di nuovi casi legati alle truffe della società di cartomanzia che ha già portato a una serie di condanne e patteggiamenti, tra cui quello a una pena di 3 anni e 4 mesi per Enzo Cugnasco, il patron della società.
Questa mattina, in tribunale, si sono presentate dieci parti offese. La signora Patrizia, ad esempio, con artifici e raggiri è stata indotta a credere che poteva avere con 300 euro dei braccialetti che allontanavano il maleficio. In questo caso Cugnasco e la moglie Graziella Panella, oltre alla cartomante Morgana, alias Anna Bizzarro) sono accusati di aver ingenerato in lei il timore di un pericolo, nel caso in cui avesse abbandonato rituali e talismani.
Da par suo, invece, la maga Silvia (al secolo Franca Bossi) è accusata di aver millantato facoltà di risolvere i malefici dietro pagamento, con rituali, ceri e “legamenti”. Un’altra donna è stata indotta in errore dalla stessa maga Silvia e avrebbe pagato fino 9.383 euro per rituali “patacca”. La cliente doveva fare la seguente cerimonia: mettere un panno verde, con del sale, sotto il letto e poi accendere le candele.
Cugnasco è accusato anche di estorsione perché la donna, a un certo punto, non voleva più pagare e lui l’avrebbe minacciata del pignoramento dello stipendio. E di ricorrere ai giudici quando in realtà si trattava di un credito non dovuto. Tra le persone rinviate a giudizio anche la maga Sabrina Favini (che ha già patteggiato 2 anni e 6 mesi nel primo processo) e Antonietta Ballacci detta Lilly e Anna Bovina.
I maghi facevano “ricariche antimalocchio”anche per soli 50 euro, ogni sei mesi, ad amuleti di argento. Secondo l’accusa per avvicinare la persona amata con un rito si pagava anche 300 euro a botta. Ma la maga Bovina detta “Sharon”, volendo, faceva lo sconto, e il rito lo passava a 250 euro. Cugnasco e la Panella, in un altro capo di imputazione, sono accusati di aver fatto spendere 8mila euro a un uomo che soffriva di depressione e crisi di panico. Il caso era trattato da persone incompetenti e che si attenevano a un suo profilo cliente presente del database nell’azienda (da qui gli artifici e i raggiri, erano risposte di comodo insomma).
Ma vi è anche il caso di una donna che voleva interrompere la relazione sentimentale tra il figlio e la di lui fidanzata. Alla signora viene proposto un rituale al costo di 500/ 600 euro che serve per sbloccare la fattura con cui la ragazza aveva stregato il figlio (facendogli bere sangue mestruale). Non paga, però, perché per sua fortuna ha un sussulto di avarizia.

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Pubblicato il 27 Aprile 2011
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