Varese, tre gol e tre punti per sognare ancora

La squadra di Sannino piega (3-1) anche il Grosseto nonostante le assenze. Gol di Pisano, Tripoli ed Ebagua ma è decisiva la prova di Carrozza. Il terzo posto è a un solo punto

Il caldo torrido e il tignoso Grosseto non bastano per fermare la corsa matta del Varese verso una… salvezza con la A maiuscola. A Masnago è necessario fare fatica, aggrapparsi alla propria bravura e anche a un po’ di fortuna (in occasione dei pali ospiti) ma il premio è di quelli sostanziosi. Finisce 3-1 con le stoccate di Pisano, Tripoli ed Ebagua, tutte arrivate anche grazie allo zampino di un Ale Carrozza di nuovo determinante per un Varese che torna a -1 dal Novara. Ma se è giusto sottolineare la prova dell’ala pugliese, è altrettanto doveroso rimarcare – come fa Ebagua negli spogliatoi – il contributo offerto da tutto il gruppo. Con otto giocatori indisponibili e tanti giovani a rimpolpare la formazione il successo era tutt’altro che scontato; invece ancora una volta questo Varese dimostra che la volontà e l’impegno possono scrivere le favole.
 
COLPO D’OCCHIO – C’è un sole d’agosto al Franco Ossola dove il Varese cerca di centrare il cinquantesimo risultato utile consecutivo casalingo, playoff esclusi perché altrimenti saremmo già oltre (il dibattito è aperto). Qualche presenza in meno fisiologica ma cornice ancora degna sugli spalti, impreziosita da un tifoso speciale come Ivan Basso, tornato anzitempo dai Paesi Baschi e quindi libero da impegni di pedale.
 
CALCIO D’INIZIO – Sannino si presenta in campo con l’unica formazione possibile, tra infortuni, squalifiche e condizioni non al top. I biancorossi sono anche senza Armenise che era destinato alla panchina: sono così ben 4 i ragazzi della Primavera che siedono tra le riserve. Tutt’altra situazione in casa Grosseto: Serena opera una mezza rivoluzione rispetto alle attese della vigilia; quel che non muta è il modulo, con Defendi alle spalle delle punte Alfageme e Sforzini.
 
IL PRIMO TEMPO – Il copione della prima parte di gara è chiaro fin dal calcio d’inizio: il Varese vuole imporre il proprio ritmo, il Grosseto intende coprirsi per capire dove poter colpire. E così c’è subito un brivido (3’) per il portiere ospite: gran tiro di prima intenzione di Nadarevic deviato da Ebagua e palla che si stampa sul palo ma con il nigeriano in fuorigioco. Poco dopo Carrozza prova la percussione ed è fermato all’ultimo dalla difesa. Per il primo tiro (scialbo, di Defendi) degli ospiti bisogna attendere l’11’ ma è una parentesi perché poco dopo il Varese usa le fasce per le incursioni di Pisano e Carrozza che la difesa ospite sventa con un po’ di affanno. Poco dopo ci prova anche Nadarevic che dà una palla d’oro a Tripoli ma anche lui è pescato in fuorigioco, l’arma migliore della retroguardia di Serena. Però, alla prima occasione da palla ferma, il Varese passa: Carrozza guadagna e va a battere un corner dalla sinistra e la parabola è perfetta per Pisano che di testa (foto di S. Raso) piazza la quinta rete del proprio, straordinario campionato. I toscani allora iniziano ad avanzare il proprio baricentro e al 30’ creano un varco per Defendi che riesce ad alzare la palla per Alfagemi; l’attacante salta più in alto di tutti e di testa angola bene la palla che sbatte sul palo di destra, poi Corti è pronto a cacciar via la paura. Il Grosseto però ora ci crede e costringe Zappino alla bella parata al 35’ quando Alfagemi viene messo in movimento da un preciso taglio di Sforzini. Il Varese si riprende al 39’ quando un’azione da calciobalilla rischia di costar caro al Grosseto: il tiro è di Carrozza, poi le deviazioni successive sventano il pericolo per Narciso. Nel finale prende coraggio anche Tripoli che inventa un tiro per lui inconsueto da fuori area: la sfera sfiora il palo con il portiere che non ci arriva. Basterebbe poco per portare la gara in vantaggio nello spogliatoio e invece Camisa rovina tutto: cross morbido in area in direzione di Sforzini che il difensore cintura piuttosto platealmente. Rigore e ammonizione, Sforzini ringrazia e piazza un penalty angolatissimo su cui Zappino non ci arriva di poco. Demenziale l’esultanza del maremmano, che mima il taglio della gola dopo la rete.
 
LA RIPRESA – Il Varese potrebbe demoralizzarsi o ribellarsi al nuovo punteggio e per fortuna prende la seconda strada: ci mettono 3’ i biancorossi per tornare in vantaggio con un’azione che coinvolge tutto il reparto avanzato. Ebagua rientra e imbecca Carrozza a sinistra, l’ala va in accelerazione e mette in mezzo un passaggio basso quando vede due compagni in area. Il premio tocca a Tripoli che anticipa una difesa presa in velocità (foto a lato) e insacca il 2-1. La “zanzara” però resta a terra poco dopo ed è costretto a lasciare il posto a Correa. Il Grosseto si rifà subito vedere nell’area biancorossa su un cross che crea confusione davanti a Zappino, pronto a neutralizzare la conclusione. Carrozza appare in buona giornata e ritenta un paio di volte l’azione riuscita in occasione del secondo gol, costringendo la difesa di Serena a respingere con qualche difficoltà. Un po’ di patema viene anche ai tifosi di casa prima del 20’ quando il Grosseto si distende e ci prova con il pungente Alfagemi. E’ l’antipasto di una raffica maremmana che mette letteralmente alle corde la difesa di Sannino: prima c’è un batti e ribatti, poi addirittura un palo, il secondo, con Sforzini che affossa Frara e piazza il pallone sul legno alla destra di Zappino. La gara si fa nervosa e genera qualche scontro di troppo (Ebagua è sempre tra i più attivi in questi casi) che spezzetta il gioco. Dopo un tiro di Correa, ben costruito ma sbagliato, è di nuovo parapiglia davanti alla panchina di Sannino e il Grosseto rimane in dieci per via del secondo giallo a capitan Freddi; cacciato anche Luca Sogliano. La superiorità permette al Varese di riaffacciarsi dalle parti di Narciso con i tentativi di poco fuori di Carrozza ed Ebagua; al 35’ l’ala dà un’altra mazzata al Grosseto saltando netto Rincon che si becca il secondo giallo perché allontana il pallone poco furbescamente. Sulla punizione di Correa è Pisano a sfiorare la doppietta personale ma i toscani gli oppongono un muro umano. Resta uno scampolo di partita ed Ebagua decide di prenderselo: riceve marcato al limite, si apre un varco e appoggia in rete di precisione sull’uscita disperata di Narciso. Finisce 3-1 con festa personale del giovane Pompilio, all’esordio in B mentre la sua Primavera stacca il biglietto per le finali nazionali.

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Pubblicato il 09 Aprile 2011
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