Antimafia, premiato in Sicilia il capo della mobile Bartolotta
A Riposto il dirigente ritira sabato mattina un riconoscimento nell'ambito del premio Livatino, per l'inchiesta "Fire off" che ha portato all'arresto di esponenti dei clan Rinzivillo Madonia
Un premio all’impegno antimafia della squadra mobile di Varese. Due colpi secchi contro i clan mafiosi a Busto Arsizio. Sono le operazioni Fire off e Tetragona: raffiche di arresti tra l’isola e il Varesotto con ordinanze che hanno colpito gli uomini dei Rinzivillo Madonia e i loro luogotenenti sul territorio, come Rosario Vizzini e Fabio Nicastro, arrestati con pesanti accuse tra cui l’associazione mafiosa. Queste operazioni hanno avuto una certa eco anche in Sicilia, tanto che un comitato antimafia, a Riposto, nei pressi di Catania, ha deciso di premiare il capo della squadra mobile di Varese, Sebastiano Bartolotta, per il lavoro fatto dal suo ufficio nella raccolta delle prove contro i boss, in particolare nella prima inchiesta (Fire off), un’indagine che ha portato alle ordinanze di custodia spiccate dall’autorità giudiziaria. In quel caso, gli investigatori avevano scoperto un giro di estorsioni mafiose nei confronti di imprenditori edili di origine gelese da parte di esponenti di spicco della criminalità organizzata.
Sebastiano Bartolotta è il dirigente della squadra mobile dal gennaio del 2009, protagonista tra l’altro della nota inchiesta per il delitto delle mani mozzate, e ha coordinato le indagini nei confronti degli esponenti mafiosi: pedinamenti, intercettazioni, filmati. I più noti sono quelli entrati nei fascicoli dell’operazione “Tetragona” che ritraggono il presunto boss mentre porta la figlia a un battesimo in limousine.
Di tutto questo ha tenuto conto il comitato spontaneo antimafia “Rosario Livatino e Antonino Saetta”. Il sodalizio ha assegnato una serie di riconoscimenti che saranno consegnati, durante una cerimonia pubblica sabato mattina, alle 9, a Riposto. Nell’ambito della manifestazione vi sarà l‘intitolazione dell’aula udienze del giudice di pace del comune di Giarre a Livatino e Saetta, uccisi dalla mafia, il primo assassinato ad Agrigento nel 1990 a soli 38 anni, il secondo ucciso a Caltanissetta nel 1988.
Tra i premiati vi saranno anche il cantante Al Bano, per l’impegno ai bambini di Haiti e il sindaco di Pantelleria.
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