Cantù batte di nuovo la Cimberio ma nel finale decide l’arbitro

Al Pianella è parità fino al 39' quando un netto sfondamento di Tabu si trasforma in canestro valido e fallo di Slay. Finisce 67-64, domenica si torna a Masnago per la terza puntata

Vi ricordate il dubbissimo sfondamento (Holland su Gallinari) che decise gran parte dell’ultima serie playoff giocata da Varese, contro Milano, quattro anni fa? Ebbene, la gara 2 tra Cantù e la Cimberio viene decisa allo stesso modo, ma questa volta il fallo in attacco di Tabu su Slay – rivisto poi in video – a un minuto dalla fine (61-61 il punteggio in quel momento) viene trasformato in canestro valido e fallo della difesa dall’arbitro Lamonica. Una decisione che spezza di colpo l’equilibrio di un derby fino a lì tiratissimo e senza vinti né vincitori: non è dunque un episodio di gioco a mandare Cantù sul 2-0 nella serie che proseguirà domenica sera a Masnago. Spiace, perché questa volta la Cimberio – piallata nel primo match dai brianzoli – ha dimostrato di giocarsela alla pari con la squadra di Trinchieri, rispondendo colpo su colpo nella prima parte e guadagnando in più occasioni il vantaggio. Poi certo, quando non arrivi a 70 punti segnati significa che si poteva fare meglio; al tiro per esempio (6/26 da 3) o catturando quel paio di rimbalzi in difesa nell’ultimissimo giro di lancette, quando due palle arpionate da Marconato hanno chiuso i conti. Ma a quel punto il fischio assassino era già partito, risultando ancor più determinante di certe decisioni arbitrali precedenti (guardarsi il metro sul duello Mazzarino-Goss per credere). Ora come detto si va al PalaWhirlpool almeno per gara3, con la Cimberio che dovrà convogliare la rabbia accumulata in furore agonistico. Rimontare dal 2-0 è impresa davvero ardua, ma tentarci è doveroso, oltre che possibile, e i primi a dirlo sono i giocatori stessi.

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COLPO D’OCCHIO – C’è più gente che in gara1 al Pianella, che si gasa per la premiazione di Mazzarino come miglior giocatore della stagione canturina. L’ingresso della Gioventù Biancorossa dà vita al consueto scontro verbale tra le due fazioni ma senza problemi di ordine. In tutto si valica quota 3000 spettatori.

PALLA A DUE – Diego Fajardo svolge un riscaldamento differenziato prima della partita ma il suo impegno si ferma lì. Per il resto è tutto confermato: Rannikko si siede in borghese accanto alla panchina e lascia posto a Serapinas. Stipcevic festeggia in campo i 25 anni (auguri) e inizia titolare con Goss, Righetti, Kangur e Slay. Trinchieri è al completo e sceglie lo stesso quintetto di gara1.

LA PARTITA – Varese alza subito l’intensità della difesa pur pagando due errori di Slay in attacco puniti dalla tripla di Mazzarino e dal contropiede di Leunen (9-4). Dopo il secondo fallo di Marconato arriva il pareggio con Righetti e Kangur ma poco dopo anche Alex commette la seconda penalità. Goss replica al solito, ispiratissimo Mazzarino (16-12, 3/4 da 3) ma alla pausa i liberi di Righetti e Serapinas valgono la parità, 18-18.
Una fiammata del Mian canturino riapre le ostilità in un momento di rari canestri (Talts per Varese) e di troppi fischi. Pur con un quintetto con poco attacco la Cimberio sorpassa al 14’ con Goss e Galanda: tap in e bomba per il 23-27. Gek si rovina con due falli (il secondo dubbio) su canestro e arriva a quota quattro penalità ma Slay risponde presente. Mazzarino è un ciclone, già 16 punti e ispira il controsorpasso di Marconato (34-31). Recalcati chiede time out: il break prosegue con Micov ma poi Varese limita i danni sul 36-33 della sirena con Kangur.
L’estone torna dagli spogliatoi con una schiacciata ma un antisportivo di Goss su Mazzarino fa nascere un’azione da cinque punti (liberi e tripla di Leunen) per il 41-35. Ci pensa Kangur, con tre rimbalzi e un 2+1 accompagnato dalla bomba di Serapinas; Slay si unisce alla festa e fa il 43-43. L’arbitro Lamonica inizia a compensare fischi dalle due parti e il ferro beffa la tripla di Goss ma al quarto tentativo (stoppata di Serapinas, contropiede di Stipcevic, finalmente) è di nuovo vantaggio esterno. Trinchieri chiama all’istante la sospensione, guadagna il quarto fallo di Righetti e trova il pari in lunetta con Micov. Si gioca nel frastuono totale ma alla Bennet viene il “braccino” nei tiri ravvicinati e Slay trova il +3; Goss disfa (contropiede facile di Micov) e fa (canestro sui 24”), Cantù fatica a propria volta e il finale è un minibreak ospite che Stipcevic conclude con il sottomano del 49-53.

IL FINALE – Markoishvili, a lungo impreciso, trova la tripla del -1 che risveglia la Bennet e Mazzarino (suo il 54-53) e costringe subito Recalcati al time out. Trinchieri prova subito ad allungare la difesa ma viene punito dall’angolo con la tripla di Serapinas e da una transizione di Goss: ora la sospensione è dalla parte opposta. Cantù subisce la difesa biancorossa, punita però da un fischio dubbio su Goss; ne approfitta Leunen con il piazzato del -2. Phil commette anche il quarto fallo (in attacco) mentre su di lui valgono le maniere forti e le mani addosso. Così ora si sbaglia da tutte e due le parti e dalla lunetta ne approfitta Leunen: 59-58 a 3’ dalla fine. Slay gira a vuoto di nuovo e lo slalom di Mazzarino punisce la Cimberio costretta al nuovo time out (61-58); alla ripresa del gioco Slay rovina gli accorgimenti con due errori, il secondo insensato. Stipcevic però si riprende e segna la tripla della parità al 39’ in punto. C’è un minuto da giocare, godere e soffrire ma alla prima palla gestita da Cantù arriva il delitto perfetto: penetrazione di Tabu conclusa addosso a Slay, palla che si impenna ed entra nel cesto mentre Lamonica punisce la difesa di Ron. Più 2, rimbalzo di Marconato sull’errore al libero del play e serie che va sul 2-0 perché i liberi finali contano ormai zero. Termina 67-64, ma non finisce qui.

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Pubblicato il 20 Maggio 2011
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