Cantù passa a Masnago: Cimberio eliminata dai playoff

Niente da fare per Varese che cede 69-75 a una Bennet sempre in vantaggio. Goss è troppo solo in attacco; le percentuali al tiro fanno la differenza

La Cimberio saluta i playoff e l’intera annata sportiva perdendo anche gara 3 dei quarti, in casa con Cantù. Un verdetto, stavolta, sacrosanto: gli ospiti conducono la partita fin dal primo quarto ed evitano anche nei momenti più difficili il ritorno di una Varese che questa sera deve fare mea culpa per diversi motivi. Troppi i giocatori chiave che steccano, troppi gli errori in fase d’attacco soprattutto nel terzo periodo quando il punteggio resta inchiodato a lungo sulla maledetta quota 33. Chiaro che la partita non si sia decisa solo in quel momento, ma lì la squadra di Recalcati ha perso gran parte di convinzione e di certezze per affrontare il rush finale. Sono così stati soprattutto il cuore di Phil Goss e l’ultima scossa nervosa a riaprire la contesa (-1 a 6’ dalla fine) ma a quel punto Cantù ha fatto canestro nel modo giusto – rapido e doloroso – spegnendo del tutto le velleità biancorosse (notevole nel complesso il 52% al tiro pesante dei biancoblu). Abbiamo citato Goss e non possiamo che applaudire la sua prova – 26 punti e la museruola a Mazzarino – ma purtroppo l’americano è spesso apparso troppo solo. Slay ha fatto parecchi danni al di là del tabellino discreto, Kangur e Stipcevic si sono smarriti e hanno subito la verve dei rispettivi avversari mentre Righetti ha ancora una volta sofferto. Troppi dunque i passaggi a vuoto dei singoli per sperare nel colpaccio, anche se l’eliminazione non cancella quanto di buono visto durante un anno che poteva essere di lacrime e invece ha regalato più di un sorriso. Finisce qui, tra gli applausi di un pubblico che si alza in piedi all’uscita dal campo dei giocatori, segno che la strada tracciata in campo e fuori è quella giusta. E da domani andrà percorsa con ancora maggior vigore.

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Cimberio fuori dai playoff 4 di 16

COLPO D’OCCHIO – Il palazzetto è davvero caldissimo anche se la “blindatura” esterna delle forze dell’ordine (e i conseguenti orari di apertura botteghini) tiene lontano il tutto esaurito. Poco male, perché chi è dentro non fa mancare il sostegno a partire da una Curva Nord imbottita e pronta al ruggito. Fuori non manca qualche intoppo: tra i parcheggi chiusi c’è anche quello dell’Avt dove molti tifosi hanno una tessera apposita: risultato, la gente si arrabbia e i posti auto, già ridotti, perdono diverse unità. E anche le porte di Masnago si aprono troppo tardi, a soli 45’ dall’inizio del match, cosa che crea code ai cancelli.

PALLA A DUE – Diego Fajardo non si cambia neppure e lascia il posto da italiano in panchina al giovane Fabio Lenotti. La novità in casa Cimberio per la serie playoff si chiama Rannikko, abile e arruolato al posto di Serapinas. Una variazione anche per la Bennet: non gioca per scelta tecnica Ortner bensì l’ultimo arrivato Scekic che farà un figurone.

LA PARTITA – C’è tutta la rabbia accumulata in gara2 nelle prime difese della Cimberio che però viene trafitta dal clamoroso 3/3 da lontano di Leunen (4-11). Slay, all’opposto, non ne azzecca una e commette anche un fallo in attacco che vanifica la tripla di Stipcevic. Ci si mette anche Green (già 7 punti) dopo lo schiaccione di Kangur: al 7’ è 6-16. Recalcati rivolta il quintetto e trova un Rannikko subito caldo per il -5 e al 10’ è 16-20 grazie alla tripla di Stipcevic sulla sirena.
Il riaggancio non riesce perché da fuori la Cimberio prosegue con gli errori; un assist di Stipcevic risveglia (solo) per un istante Slay ma e Scekic protagonista con la tripla dell’11° punto personale. Ron è disastroso (tripla sul ferro, fallo in attacco, proteste) e la Bennet scappa di nuovo (20-29 al 16’). Tocca a Goss e a una difesa ritrovata rimettere in scia i biancorossi che tornano a -4 e questo è il punteggio di metà gara dopo la tripla a segno di Righetti: 31-35.
Nell’intervallo Leunen scalda di nuovo la mano e la sua bomba replica al piazzato di Goss. Varese si inceppa di brutto, sbaglia una moltitudine di tiri con Kangur, Stipcevic e Righetti e alla lunga Cantù – pur imprecisa – ne approfitta con Green (33-42). Gli arbitri annullano una tripla al 24” di Markoishvili e tocca a Goss muovere finalmente il punteggio dalla lunetta (36-42). Poca roba, ma basta a ridare coraggio a Varese e pure a Slay, autore della tripla del nuovo -3 al 27’ abbondante. Mazzarino si sveglia in tempo per allungare sul finire del quarto con la tripla dopo molti errori; Slay insacca dalla media ma il 30’ vede Cantù a segno con due liberi di Tabu dopo il quarto fallo di Kangur, speso malissimo (42-49).

IL FINALE – Goss inaugura con la tripla l’ultimo quarto ma Leunen fa lo stesso; Slay torna a fare danni e allora è Phil a caricarsi la squadra sulle spalle, costringendo Marconato al quarto fallo e imbucando i liberi del 47-52. C’è anche Talts che in 5” stoppa Tabu e segna in transizione; Trinchieri chiama la sospensione ma Slay segna da vicino il 51-52. Sembra il momento buono per sorpassare ma la Bennet è implacabile: triple immediate per Mazzarino e Leunen e in due azioni Cantù è di nuovo a +7. Talts schiaccia dopo il time out ma è uno degli ultimi sussulti perché Scekic e Micov atterrano (53-63) una Cimberio senza idee a partire di Stipcevic. Goss continua a essere l’unico ad avere continuità in attacco, segna due volte e porta a 7 i punti di distacco a 80” dalla sirena. Talts dà un altro colpetto (64-69) ma non è sufficiente e quando di secondi ne mancano 13 arriva la bandiera bianca, con l’ovazione per Goss e Galanda. Finiscono qui partita (69-75), serie e stagione, non la passione della gente che si alza in piedi a salutare la chiusura del sipario biancorosso.

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Pubblicato il 22 Maggio 2011
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