“Come Davide contro Golia, liberiamo Gallarate!”

"Libertà per Gallarate" appoggia Giovanna Bianchi come candidato sindaco. "In 5 anni speso 40 milioni per Maga, grandi eventi, Fondazione e Amsc"

Dentro nel progetto di Futuro e Libertà, ma con una forte caratterizzazione civica. Così si presenta "Libertà per Gallarate", la lista che corre insieme alla Lega Nord a sostegno di Giovanna Bianchi. L’impegno è per un deciso cambio di rotta rispetto agli anni precedenti: «Non si può spendere 40 milioni di euro in 5 anni per Maga, Fondazione culturale, eventi e Amsc» dice il coordinatore Franco Liccati. Ricorda che loro in maggioranza ci sono stati fino a pochi mesi fa, ma sempre con spirito critico: «chi era in giunta ha cercato di tenere alto il nome delle idee, ma eravamo troppo pochi». Ce l’hanno con un sistema per cui «per poter lavorare devi avere i contatti giusti, per avere un lavoro da libero professionista devi avere appoggi». «Liberiamo Gallarate: che abbia un sindaco onesto e una giunta perbene e aperta alla società civile», dice il senatore Giuseppe Valditara (in piedi nella foto sotto), coordinatore regionale di Futuro e Libertà.
L’esperimento di una civica "politica" è interessante, perché ha accostato ad ex amministratori una parte della società civile che in passato ha dialogato con quegli amministratori. Così è ben rappresentato il mondo del volontariato, dell’imprenditoria, ma anche della scuola, il terreno su cui era impegnato direttamente l’ex assessore Luca Carabelli. Che poco avvezzo a parlare, ha comunque attratto l’attenzione di un Teatro del Popolo gremito fino (e oltre) l’ultimo posto: «Il PdL ci ha definito armata Brancaleone. Saremo forse straccioni, ma abbiamo un obbiettivo da raggiungere». Pochi sogni e molta concretezza, Carabelli ha ricordato che «gli anni che verranno saranno difficili, cercheremo di badare non alle opere di facciata, ma ai servizi, alla scuola. Avendo presente la legalità come valore base».

La candidata sindaco Giovanna Bianchi ha denunciato i costi della campagna elettorale del PdL, fatta di eventi e grande uso di auto pubblicitarie: «Se spendono certe cifre per un posto da consigliere, vuol dire che c’è qualcuno che si aspetta qualcosa di più delle indennità». E la grande chiusa è stata data a Luca Ferrazzi, guida degli ex An usciti dal PdL. Che invoca «lo spirito risorgimentale, Davide contro Golia» (sic!) per rimettere in carreggiata la città e denuncia gli sprechi: «prima della gestione Liccati al Camelot si spendeva l’80% in più di cancelleria», mentre per la piscina di Moriggia «sono stati fatti fare 5 o 6 progetti a libero professionisti, senza che poi si facesse nulla». O ancora il parcheggio sotterraneo di via Bonomi. «Che anche se fosse pieno tutto il giorno, non funzionerebbe, perché i costi sono comunque più alti».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Maggio 2011
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