Gioventù e informazione: ecco “Insieme per Cittiglio”

La lista guidata da Daniele Cadario presenta ben sette "under 40" e punta sul maggior coinvolgimento della popolazione. «Salute pubblica e sociale: serve la massima sinergia»

Fa politica «da quando avevo i calzoni corti» Daniele Cadario, 58 anni e la bellezza di cinque figli: una passione che lo ha portato negli anni sia in maggioranza (fu anche vicesindaco e assessore) sia in minoranza, nelle ultime due legislature. Ora torna a candidarsi alla poltrona di primo cittadino del suo comune, con il ruolo di leader della lista “Insieme per Cittiglio”.

Cadario, perché la scelta di concorrere al ruolo di sindaco? E con quale formazione si presenta alle amministrative?
«Vogliamo proporre una vera novità, portare cioé tanti giovani in amministrazione. Dietro a un logo storico di “Insieme per Cittiglio” che abbiamo rispolverato per l’occasione ci sono infatti molti volti nuovi: ci sono cinque candidati con meno di trent’anni, altri due che ne hanno meno di quaranta. Io e qualche altro vogliamo accompagnare questa generazione perché riteniamo che sia una risorsa da sfruttare per il paese, in termini di idee e di voglia di fare. Abbiamo optato per una lista civica: è vero che ci sono diversi esponenti dell’area di centrosinistra ma anche diversi indipendenti che si sono uniti a noi a titolo puramente personale, perché condividono gli obiettivi della lista».
 
Scelga, e ci esponga, il punto basilare del vostro programma.
«Credo che l’informazione al cittadino sia fondamentale e mi stupisco, per esempio, che ora Cellina dica lo stesso visto che finora è stato in maggioranza. È ora di uscire dallo schema tradizionale e aprire finalmente il Comune al cittadino: serve un canale costante e preciso per evitare situazioni come la “Colacem” su cui la maggioranza non ha giustificazioni. Penso per esempio a un giornalino sì curato dal Comune, con interventi degli assessori chiamati in causa, ma dove la redazione sia formata da giovani esterni, che esca più spesso e raccolga commenti e opinioni diverse per stimolare i dibattiti e la conoscenza di quel che accade».
 
Ha citato la Colacem: che posizione prende la sua lista sulle ultime vicende che riguardano la cementeria?
«Da parte nostra non c’è alcuna volontà di attaccare l’azienda in sé: l’importante è che ci siano i permessi necessari e che le sue lavorazioni non creino problemi di salute pubblica. È però fondamentale che il cittadino ne sia informato e che si possa garantire un controllo continuo dei parametri su emissioni ed altro. Secondo me, se l’amministrazione si fosse mossa in tempo, già ora avremmo a disposizione un sistema, finanziato dalla stessa cementeria, per verificare la salute di aria e acqua, invece siamo costretti ad agire in ritardo. Poi ritengo doveroso creare sinergie con il territorio circostante come la commissione già insediata a Gemonio o il comitato di cittadini intervenuto nel recente consiglio comunale di Cittiglio».
 
Qual è, secondo lei, un motivo perché “Insieme per Cittiglio debba essere preferita alle altre liste in lizza?
«Se leggiamo i programmi io credo che, in ogni comune e in ogni elezione, troveremo sempre grandi similitudini tra tutte le liste. Secondo me però, la mia compagine può aggiungere le qualità di cui parlavo in precedenza: idee giovani e assicurazione di un’informazione continua cui aggiungerei l’attenzione forte al sociale e all’ambiente. Quando parlo di sociale intendo dire che è necessaria un’unità di intenti e soprattutto la creazione di una commissione che si occupi di questo tema, coordinando Comune, associazioni, volontari e anche la Comunità Montana che a mio avviso sta portando avanti un lavoro straordinario. Vorrei che le risorse in questo campo venissero ottimizzate perché c’è bisogno di seguire tutti assieme gli aspetti legati a queste tematiche. Per quanto riguarda invece l’ambiente vogliamo rilanciare la raccolta differenziata, visto che le statistiche provinciali mettono Cittiglio piuttosto indietro e poi istituire uno di quei distributori di acqua potabile già attivi in altre località. Un modo per iniziare a diminuire lo spreco di bottiglie di plastica e per offrire gratuitamente un servizio ulteriore alla popolazione utilizzando l’acqua proveniente dall’acquedotto comunale, magari debitamente resa frizzante o fresca».
 
Lei arriva da un’esperienza di opposizione: per concludere l’intervista ci segnali un appunto da fare al “governo Galliani”.
«La presenza in paese dell’amministrazione è data dal “sentore” che ne ha la gente e secondo me la popolazione è stata poco coinvolta nelle scelte dell’attuale governo. E poi ritengo che Cittiglio, per la sua posizione geografica, per la presenza dell’ospedale, per la ferrovia, le strade e le bellezze naturalistiche (di Vararo, per esempio, si parla solo sotto le elezioni…) dovrebbe contare di più sul territorio. Invece ho sempre visto poco impegno sotto questo profilo. All’amministrazione riconosco la bontà di alcune opere pubbliche e in certi casi, se sarò eletto, le porterò a termine; ma anche qui mi interessa sottolineare il progetto di “Insieme per Cittiglio” che prevede l’accorpamento tra le due scuole».

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Pubblicato il 06 Maggio 2011
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