Il PdL fa quadrato intorno a Massimo Bossi
Al Teatro del Popolo si riuniscono i big provinciali del partito: "Dobbiamo portare a Gallarate ministri e sottosegretari". Attacchi al centrosinistra, "lupi travestiti da agnelli", e ai finiani
Il PdL fa quadrato intorno a Massimo Bossi e lancia la mobilitazione per l’ultima settimana di campagna elettorale: al Teatro del Popolo si sono ritrovati molti militanti e candidati, per ascoltare i "big", rappresentanti di tutte le aree del partito in Lombardia. Introdotti sul palco da Nino Caianiello (leader dei "laici" varesini), sono passati l’ex An Marco Airaghi, il ciellino Paolo Valentini e altri. Senza dimenticar e qualche esterno al PdL, come Gianfranco Librandi di UnioneItaliana: tutti danno il loro appoggio a Massimo Bossi e parlano contro la sinistra e contro quella parte del centrodestra che si è schierata con Edoardo Guenzani. «Libertà senza futuro» attacca Marco Airaghi (nella foto con Massimo Bossi) parlando dei suoi ex compagni di partito di An, che a Gallarate hanno corso con la Lega al primo turno e ora appoggiano Guenzani. «Spero che l’intelligenza degli elettori non accetti questo, Libertà senza futuro vuole solo distruggere, non costruire». E poi giù con gli attacchi al centrosinistra che vuole «i rom, le moschee, le carceri vuote votando l’indulto»: messaggio anche per gli elettori della Lega, «che non credo vogliano questo». Paolo Valentini – che solo pochi giorni fa, nella polemica sui ministeri a Milano, ha bollato la Lega come «partito leninista al quadrato» – chiama a raccolta tutte le anime del partito, quella laica e
quella ciellina: «È necessario che i ministri vengano a Gallarate, bisogna cercarli: ministri, ministre, sottosegretari, ne abbiamo tanti in Lombardia. I nostri di cosa hanno paura?». Dice di abbassare i toni della polemica e poi attacca il centrosinistra, fatto «da una parte di lupi travestiti da agnelli, il Pd, e una parte di lupi vestiti da lupi, la sinistra estrema». Sale sul palco anche Gianfranco Librandi, l’imprenditore che ha fondato Unione Italiana, già candidato sindaco di Milano per qualche settimana: scarica Andrea Buffoni – il suo candidato gallaratese, che al ballottaggio appoggerà Guenzani – e dice che UI «cercherà di appoggiare il centrodestra».
Il partito si muove all’unisono a fianco di Massimo Bossi, «un bravo fioeu – dice Airaghi – che ha capacità di amministrare e ha la fedina penale pulita». Qui tiene ancora banco il tema dell’onestà, che la Lega ha imposto con toni duri, a suon di manifesti. Nino Caianiello dice che il centrodestra «è convinto delle proprie ragioni» e che l’amministrazione sarà in linea «con l’alleanza al governo nazionale, in Provincia, in Regione». Messaggio ulteriore alla Lega, perché si riavvicini in vista del ballottaggio.
Il partito si muove all’unisono a fianco di Massimo Bossi, «un bravo fioeu – dice Airaghi – che ha capacità di amministrare e ha la fedina penale pulita». Qui tiene ancora banco il tema dell’onestà, che la Lega ha imposto con toni duri, a suon di manifesti. Nino Caianiello dice che il centrodestra «è convinto delle proprie ragioni» e che l’amministrazione sarà in linea «con l’alleanza al governo nazionale, in Provincia, in Regione». Messaggio ulteriore alla Lega, perché si riavvicini in vista del ballottaggio.
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