Il Sistri sarà operativo dal 1 giugno. Ma non funziona!

Secondo l’esperienza fatta dalla Confartigianato Varese, durante il Click Day, ci si è trovati di fronte ad un sistema lento e inaffidabile. Mauro Colombo, direttore di Confartigianato Varese: «La politica è lontana dal mondo imprenditoriale»

Ieri, mercoledì 18 maggio, con interrogazione parlamentare n. 3-01649 l’onorevole Elio Vito (in sostituzione del ministro Stefania Prestigiacomo, che non si è presentato in Aula) ha comunicato che Sistri, “in base a quanto disposto dal decreto ministeriale 22 dicembre 2010, sarà pienamente operativo dal prossimo 1° giugno”.
All’indomani del Click Day, con il quale è stato dimostrato alla prova dei fatti che il sistema Sistri non funziona, e non c’è alcuna garanzia che a breve possa funzionare, Rete Imprese Italia e Confindustria hanno manifestato al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi non solo il dubbio oggettivo e documentato sulla funzionalità del Sistri, ma anche la necessità di ripensare le sue condizioni tecniche e funzionali. E poi ci sono blog, movimenti di opinione, gruppi di imprese, sindacati, informatici che hanno decretano all’unisono il malfunzionamento di un sistema. Il dubbio è che chi governa, talvolta, abbia alcune difficoltà a mantenere un collegamento con il mondo reale.
«Una politica lontana dal mondo imprenditoriale – dichiara Mauro Colombo, direttore generale di Confartigianato Imprese Varese – e da tutti coloro che stanno sollevando il problema Sistri attraverso il lavoro di consulenti, professionisti e specialisti del web. Tutti che si dicono dubbiosi sul funzionamento del sistema e che ritengono sia necessaria una sua “messa a punto”».

«Se queste sono le risposte, sorge il dubbio che effettivamente molti elettori – prosegue il direttore – si siano disaffezionati a questo Governo anche per tale distanza. Chiediamolo agli imprenditori che si sono trovati coinvolti in Sistri e che sono andati alle urne. Come è possibile sostenere una politica che non dimostra alcuna attenzione nei confronti delle sue realtà imprenditoriali? Non si può decidere unilateralmente del futuro di migliaia di imprese. Lo “stress test” di Sistri ha rivelato tutti i suoi punti deboli e problemi ce ne sono stati tanti. Il Governo però non la pensa così, anche di fronte a dati oggettivi».
Le 320mila imprese interessate a livello nazionale – tra pubbliche e private – si stanno interrogando sul loro futuro. Secondo il Ministero, dalla mezzanotte alle 17 dell’11 maggio sono stati effettuati 121.991 accessi da parte di 65.985 con 21.762 operazioni di movimentazioni rifiuti. Oltre ai 121 mila accessi effettuati sono stati registrati 37 mila accessi non riusciti che hanno riguardato 18 mila imprese.
Secondo l’esperienza fatta dalla stessa Confartigianato Varese, durante il Click Day ci si è trovati di fronte ad un sistema lento e inaffidabile. I dati provenienti dal sistema Confartigianato segnalano l’81,4% di giudizi negativi dovuti, per la maggior parte, a problemi tecnici di connessione. Nelle 24 ore dell’11 maggio sono pervenuti a Confartigianato 1059 messaggi dei quali 1013 provenienti da singole imprese per il malfunzionamento dei dispositivi elettronici, hardware e software.

Il Governo afferma che la riduzione delle spese aziendali per la gestione dei rifiuti sarà di circa l’80%. Però i contributi annuali per il sistema – versati dalle imprese – ammontano a circa 200 milioni di euro (in due solo anni). Ed è per questo che oltre 7mila imprese hanno già chiesto la revisione dei contributi versati o la loro restituzione.
Prosegue, Colombo: «È giunto il momento – per questa politica o per quella che verrà – di accostarsi alle imprese, ascoltarle e decidere di conseguenza. Così facendo il Governo avrebbe scoperto che molte USB non hanno funzionato, che ci sono state attese di oltre 40 minuti per il collegamento al Sistri e che alcune procedure erano “inattuabili”. A questo punto ci auguriamo che anche le multe e le sanzioni – che puntualmente arriveranno di fronte ad un inserimento mancato o parziale dei dati – siano “inattuabili”».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Maggio 2011
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