In arrivo in Lombardia 750 profughi, ancora sconosciute le mete
Ad annunciarlo il presidente della Regione Formigoni. «La Prefettura non ha comunicati i luoghi in cui saranno accolti. Queste decisioni non competono a noi»
Entro la fine della settimana arriveranno in Lombardia circa 750 profughi dalla Libia. Ma ancora non si sa dove verranno accolti.
Ad annunciarlo è stato il presidente della Regione, Roberto Formigoni. «Mercoledì – ha spiegato – arrivano 298 migranti, trasferiti da Lampedusa con la nave Flaminia via Genova. Tra giovedì e venerdì sono attese altre 300-350 persone imbarcate sulla nave Excelsior». Ogni persona all’arrivo è sottoposta a riconoscimento e poi, eventualmente, potrà ottenere lo status di
profugo e quindi i documenti che consentono la libera circolazione in Europa.
Formigoni ha precisato che nel corso della riunione di questa mattina in Prefettura non sono stati comunicati i luoghi in cui questi richiedenti asilo saranno accolti: «Queste decisioni non competono a noi», ha puntualizzato dopo aver ribadito che non c’è alcuna richiesta per l’installazione di tendopoli.
Proprio sul ruolo della Regione in queste vicende, settimana scorsa si è aperto un dibattito in seguito ai discussi fatti di Gallarate (nella foto). Qui, nella notte fra martedì e mercoledì, 48 ragazzi sono stati lasciati a dormire per strada supportati solo dai volontari della Protezione civile perchè il Comune non aveva ricevuto informazioni e non ha voluto farsene carico.
Il presidente della Lombardia ha ricordato inoltre che la "catena di comando" per l’accoglienza è guidata dal capo dipartimento della protezione civile nazionale Franco Gabrielli, che ha incaricato Roberto Giarola di individuare e allestire strutture in Lombardia. Della gestione è responsabile il prefetto di Milano Gianvalerio Lombardi . Proprio il capoluogo non ospiterà, come detto dal sindaco Moratti, alcun profugo dunque, ha concluso Formigoni, «non va chiesto ne’ a me ne’ alla Moratti. La Regione Lombardia garantirà il massimo della collaborazione a supporto delle decisioni prese da questa struttura di responsabilità».
Nella prima fase ai profughi saranno assicurati vitto, alloggio e assistenza sanitaria e i costi saranno integralmente a carico della gestione commissariale; mentre le "attività" saranno a cura delle Asl territorialmente competenti. Nella seconda fase, invece, saranno garantiti anche servizi volti all’inserimento sociale dei profughi e cioè mediazione culturale, corsi d’italiano e altro.
Ma sulla gestione dei profighi, l’opposizione in Regione non nasconde le sue critiche. «Siamo l’unica Regione – commenta il segretario regionale e consigliere regionale PD Maurizio Martina – in cui lo scaricabarile sull’emergenza profughi ha finito per lasciare a lungo tutti i comuni da soli a gestire l’accoglienza, anche dal punto di vista economico. Questo imbarazzante gioco a nascondino dei livelli regionali si è concluso con l’assunzione di responsabilità della protezione civile nazionale, e sarà alla fine quest’ultima, e non le strutture territoriali come avviene nelle altre Regioni, a organizzare e a gestire gli arrivi dei profughi. Pdl e Lega hanno evidentemente paura di pagare un prezzo alle elezioni amministrative. Ma così facendo danno l’ennesima prova che il centrodestra è bravo solo a strumentalizzare».
Polemiche, queste, prive di fondamento secondo Formigoni.
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