L’ape Nuti “volta” sui Navigli

Concerto del cantautore per la Casa Museo dedicata ad Alda Merini

Giovanni Nuti e Alda Merini hanno lavorato insieme per sedici, lunghi anni. Un abbraccio forte di quella mistica che entra nel cuore come piccole api furibonde alla ricerca di nuovi fiori. Quindi, è giusto che spetti a questo giovane cantautore – mercoledì 11 alle ore 18 e a ingresso libero nei giardini di via Magolfa 32, nelle vicinanze della Casa Museo dedicata alla Merini nel quartiere dei Navigli – ricordare la poetessa milanese. Ricordarne il messaggio di speranza racchiuso in rima dove la figura della donna – la sua solitudine e la disperazione negli anni dei manicomi – trova un suo compiuto riconoscimento. Anche quando si tratta di accettare l’affanno o lo sgomento di fronte a “Rasoi di seta”, cd prodotto da Nuti nel 2007:  «Il titolo mi rammenta le rasoiate dei tanti malati che cercavano di suicidarsi: a volte io li malmenavo perché quello era l’unico modo per salvare la loro vita». E la Merini è ciò che scrive: l’aforisma “una piccola ape furibonda” diviene il titolo dell’ultimo, riuscitissimo disco che l’artista nato a Viareggio nel 1964 riproporrà proprio a Milano. Una selezione di quella bellezza naturale che il chitarrista ha fatto conoscere anche a Lucia Bosé in occasione del suo ottantesimo compleanno e che l’attrice ha presentato il 21 marzo, sempre con Nuti, al Teatro Carcano di Milano. Ed è sempre lui a firmare il ritorno discografico di Milva in Italia dopo 11 anni di assenza. Un ritorno su testi della Merini, perché a disegnare le nuove traiettorie dello spirito è proprio questo "sodalizio d’amore" tra lapoetessa e il compositore.
«Un sodalizio – diceva Alda – nato anche dalla disperazione nel vedere che la cultura non mette sane radici: è una specie di rivolta anche patriottica che si sta perdendo nell’universo». Per Nuti tutto è accaduto in fretta: dai sei album, che sono da considerarsi un’antologia in musica della produzione della Merini, alle collaborazioni al fianco di Roberto Vecchioni, Enrico Ruggeri, Simone Cristicchi, Teresa Salgueiro (voce femminile dei Madredeus). Sino al concerto di Milano di mercoledì, dove Giovanni sarà accompagnato da Manuel Buda (chitarra), Daniele Ferretti (pianoforte), Giampaolo Mazzamuto (tromba), Alberto Melgrati (oboe), Daniele Davide Parziani (violino) e Davide Tedesco al contrabbasso. Per incontrare le tante “api furibonde” che non si sentono “omologate”.

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Pubblicato il 10 Maggio 2011
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