L’Itc Tosi introduce il cinese e apre la via degli scambi

Con la visita di una delegazione del Beijing Jingshan School di Pechino, l'istituto di viale Stelvio incrementa la sua offerta linguistica

Dal 16 al 18 maggio è stata ospite dell’ITC “E. Tosi” una delegazione della “Beijing Jingshan” School di Pechino, guidata dal dirigente scolastico, Fan Luyan. Lunedì sera, gli ospiti cinesi sono stati accolti dalla preside Nadia Cattaneo sulle rive del lago Maggiore. Martedì hanno incontrato in viale Stelvio l’assessore alla Formazione Professionale e Istruzione della Provincia di Varese, Alessandro Bonfanti, e hanno ricevuto i saluti del sindaco di Busto Arsizio, Gigi Farioli, ancora convalescente. Mercoledì incontreranno a Milano l’ispettrice Gisella Langé dell’Ufficio Scolastico Regionale.

Fondata nel 1960, “Beijing Jingshan” School è una delle più prestigiose realtà educative della Repubblica Popolare Cinese, scuola pilota nella riforma degli ordinamenti scolastici del Paese e centro di riferimento per l’“Asian New Education Plan”, promosso dall’UNESCO. Forte la vocazione internazionale dell’Istituto che, da oltre un trentennio, vanta una vasta rete di collaborazioni con Stati Uniti, Francia, Hong Kong, Singapore e Tailandia.

I rapporti tra i due Istituti sono stati favoriti dalla visita, lo scorso ottobre, della preside Cattaneo e della responsabile dell’ufficio Relazioni Estere, Maria Giovanna Colombo, che hanno partecipato all’Expo di Shanghai, insieme ai dirigenti di altre scuole lombarde, guidati dai responsabili dell’USR lombardo.
 
Intensa l’agenda di lavoro della delegazione, tanti, infatti, sono gli obiettivi attesi: gli Istituti intendono pianificare uno scambio studenti già per il prossimo anno scolastico e avviare una collaborazione tra docenti in vista dell’inserimento dell’insegnamento della lingua cinese nelle classi prime dell’ITC sempre a partire dal 2011/2012.
Come ha ricordato il vicepreside dell’ITC, Massimo Tosi, l’Istituto ha approvato un importante ampliamento della propria offerta linguistica: l’insegnamento del cinese come seconda lingua curricolare per una classe prima e di russo come terza lingua curricolare per una classe terza. Sarà possibile, inoltre, anche vedere assegnata all’ITC un’“Aula Confucio”, uno spazio non solo fisico, ma anche simbolico, che consentirà di stringere contatti con le Università cinesi e promuovere la diffusione della cultura e della lingua sinica, non solo tra gli allievi, ma anche nel territorio.
Il capo della delegazione cinese ha voluto sottolineare che la “Beijing Jingshan” School si distingue, nel
panorama dell’istruzione del proprio Paese, per aver dato vita ad un “modello educativo che risponde a tre parole chiave: modernizzazione, internazionalizzazione e futuro” e, in questo senso, appare fondamentale il contatto con le scuole d’eccellenza della realtà italiana, che forniranno nuovi stimoli didattici. Gli scambi, in particolare, sono una risorsa straordinaria che consente ai ragazzi di apprendere una cultura non solo dai libri, ma di condividere con intensità tutte le dimensioni dell’esistenza, soprattutto grazie all’esperienza del vivere insieme in famiglia.
L’assessore Bonfanti, che ha portato il saluto del presidente della Provincia, Dario Galli, ha affermato che “questa visita è un modo per stringere ulteriormente i rapporti tra Cina e Italia”. “Gli scambi culturali – ha aggiunto – fanno crescere i nostri ragazzi e questo porterà allo sviluppo di una coscienza internazionale che aiuterà i politici a creare le condizioni per superare i pregiudizi e le realtà produttive a intensificare gli scambi economici tra i due Paesi”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Maggio 2011
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