Poesia in carcere, Varese premiata
La XXII edizione della rassegna di Prosa e Poesia Marina Incerti assegna anche quest’anno un riconoscimento alla Casa Circondariale di Varese. "Un percorso poetico che porta alla libertà"
Si è svolta questa mattina a Milano la premiazione della XXI rassegna di Prosa e Poesia Marina Incerti.
La giuria, presieduta da Nicoletta Vallorani per la sezione prosa e da Milo De Angelis per la sezione poesia, ha rivelato i nomi dei vincitori dell’edizione 2011 davanti ad un foltissimo pubblico e con la verve istrionica della storico promotore della manifestazione, il poeta Luigi Cannillo, ufficiale presentatore dell’eroico premio lombardo.
Tra i diversi riconoscimenti anche quelli riservati ai partecipanti dei laboratori di poesia presso le Case Circondariali.
La Casa Circondariale di Varese anche quest’anno ha ricevuto una segnalazione per il percorso realizzato da abrigliasciolta, a cui la direzione dell’Istituto apre le porte dal 2004.
Milo De Angelis ha premiato “Attimi di paranoie e testi” di Yasha Pinna motivando la segnalazione con parole molto indicative:
“I giochi di parole e il rimando di significati di questa poesia è solo apparentemente ludico. Il tono ironico rivela progressivamente il disagio e la critica rispetto alla condizione carceraria. Così la rima finale “effetti/costretti” si unisce alle associazioni di senso tra “specchi” e “rifletti”, per arrivare a sottolineare le caratteristiche disumanizzanti della detenzione.”
Il riconoscimento ai versi di Yasha Pinna acquista ancor più valore se si considera che il promettente giovane ha seguito il percorso sulla “Forma espressiva del raccontare” con Ombretta Diaferia, referente abrigliasciolta, durante la sua permanenza in attesa di giudizio, che l’ha assolto restituendogli la sua giusta condizione di libertà.
Sono state premiate anche le Case Circondariali di Bollate e Opera, altri eccelsi esempi lombardi come Varese, che sperimentano esperienze alternative all’esclusiva limitazione della libertà attivando i ristretti con forme espressive, artistiche e comunicazionali.
Ancora una volta la poesia si rivela il verso giusto per affrontare il proprio percorso, come inciso nei versi scolpiti da Yasha Pinna:
di atti e di complessi
nella stanza degli specchi
ti ci rispecchi
tra le cause e gli effetti
se ci rifletti
come in un lager
costretti
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