Quel giono a casa di Montale…

Giorgio Lotti rende omaggio all'Italia e agli italiani che l'hanno fatta grande

Vincenzo Mollica lo afferma da tempo «Bisognerà cominciare a parlare di Giorgio Lotti come di un pittore e della sua arte come di una fotografia pittorica». I suoi ritratti sono capaci di cogliere l’anima, di raccontare una storia e di andare al di là dello scatto fotografico. Giorgio Lotti ha viaggiato per l’Italia e per il mondo per una vita. Ha conosciuto i grandi della storia e il  suo ultimo lavoro è un grande omaggio al nostro paese. Nella mostra “Giorgio Lotti. L’Italia e gli italiani” alla Duetart dal 7 maggio al 4 giugno presenta oltre sessanta ritratti dedicato al Bel Paese.

Come nasce questa mostra?
È un omaggio al nostro paese in questo momento di forte crisi di identità. Ci sono stati grandi italiani che hanno fatto grande l’Italia e non dobbiamo dimenticarcelo. Ci sono giornalisti, attori, cancanti, scrittori. Tutta la creatività italiana. (foto: Eugenio Montale nella sua casa)

I ritratti ripercorrono la storia dell’Italia dal 1964 con un fotografia di Re Umberto di Savoia fino ai più recenti con la visita di Mons. Dionigi Tettamanzi al Sacro Monte o il tuffo nelle acque di Lampedusa di Roberto Maroni.

Quale è stato il momento più emozionante di questa lunga storia?
Ce ne sono stati molti. Uno di questi è stato a casa di Eugenio Montale. Ero lì quando ricevette la telefonata della vittoria del Premio Nobel. Riuscì a fotografare le sue emozioni mentre ascoltava la comunicazione. Si commosse fino a piangere. Un momento storico!

Ci vuole anche una buona dose di fortuna?
Sicuramente. È anche vero che se fai questo mestiere devi imparare a prevedere quello che potrebbe accadere. (nella foto Gianni Agnelli e la Ferrari)

Qual è la fotografia che ti è più cara?
Riuscire a fotografare i quattro giornalisti italiani più importanti: Bocca, Montanelli, Biagi e Scalfari insieme. È stato un lavoro importante. Chiamai Enzo Biagi, che era stato il mio direttore e gli feci la proposta di un ritratto insieme ai suoli colleghi, accolse l’idea con entusiasmo.

In mostra ci sono anche alcuni dei più bei paesaggi d’Italia?
L’Italia è meraviglionsa e quelli in mostra sono solo una selezione. Dal Parco el Ticino alla Marmolada, fino al parco del Vesuvio.

«C’è qualcosa di più in quello che Lotti crea – continua Mollica – c’è la naturale sostanza di una visione artistica, di una poetica, di uno stile che fa vivere le sue opere in perfetta armonia con la unicità e la genialità della sua persona: è come se usasse la sua anima come camera oscura, traendo un distillato puro dell’universo che lo circonda. Ritratti, paesaggi, oggetti, colori coincidono perfettamente con il suo sguardo, con il suo sentire, che gli consentono di rappresentare quello che tutti abbiamo sotto gli occhi e non vediamo».

 

Giorgio Lotti
L’Italia e gli italiani
7 maggio – 4 giugno2011
Dueta Art , Varese
Inaugurazione sabato maggio 2011 ore 18

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Maggio 2011
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