Recalcati: “Una sconfitta non cancella la felicità di una stagione”

Cimberio fuori dai playoff a testa alta. Il coach di Varese ringrazia tutto lo staff e la squadra. Trinchieri: «Una partita bellissima, Green è stato determinante»

La Cimberio Varese è fuori dai playoff, con qualche rammarico e qualche nervosismo di troppo. Il doppio dito medio di Phil Goss a fine partita all’indirizzo della curva ospite non è stato il massimo dell’eleganza e soprattutto della sportività. Strano per un giocatore sempre molto corretto e pacato. L’unica scusante puo’ essere il livello di adrenalina che gli atleti avevano in corpo per una sfida dove «muori o vivi» per dirla alla Andrea Trinchieri.
Il primo a uscire dagli spogliatoi è proprio il coach di Cantù. «E’ stata una partita per certi versi bellissima – dice Trinchieri – perché di grande giudizio, attenzione e personalità. Siamo stati avanti per 40 minuti e alla fine questo ha logorato Varese. Faccio i compimenti a Charlie per la grande stagione, tanto che gara due noi la sentiamo ancora sulla pelle. Non è facile giocare a Varese e non è facile per noi. Avevo infatti avvisato i miei che la palla non sarebbe stata sciolta e levigata e che in queste partite conta il peso specifico delle singole azioni. La serie è stata vinta grazie alla difesa».
Se c’è un uomo chiave di questa partita per Trinchieri è Green. «La partita di Mike è stata di una solidità pazzesca, non è facile per un piccolo fare 32 di valutazione. Scekic? E’ bravo a farsi trovare pronto: ha fatto 15 punti (100% da due punti, da tre e dalla lunetta ndr) senza sudare. I giocatori devono fare quello che sanno fare. Marconato ci ha permesso di arginare Slay e noi ce lo teniamo come il sacro graal, ci sono delle persone dedicate a lui e non sono delle escort».
Charlie Recalcati, nonostante una carriera ricchissima di soddisfazioni, non si stanca mai di «maturare esperienze diverse». La sua umiltà e signorilità sono i tratti distintivi di questo allenatore. La sua analisi della sfida playoff con Cantù è di un’onestà disarmante. «Noi ci abbiam provato ma abbiamo preso la squadra più scomoda: Cantù ha dimostrato tutto il suo valore e i suoi meriti sono lì da vedere. In alcuni momenti abbiamo reagito nell’unico modo che avevamo, ovvero lavorando con l’adrenalina e quindi con poca lucidità. Avremmo voluto offrire ai nostri tifosi una vittoria, ma questa sconfitta non rovina questa stagione. Non ci dimentichiamo dove eravamo a gennaio e tutto quello che abbiamo fatto per agguantare questi playoff. Il rammarico che ho è di non aver vinto gara due».
Il coach della Cimberio trova paradossale alcuni aspetti della partita. «Siamo riusciti a vedere qualcosa di positivo: abbiamo recuperato 8 palloni in più di quelli persi, abbiamo fatto 4 stoppate, direi che è un fatto positivo, in un giorno in cui le energie erano quelle che erano».
Sul futuro Recalcati non si sbilancia. «Credo che bisogna applaudire questi giocatori e chi ha messo la squadra in condizione di lavorare nel miglior modo possibile. Se c’è l’amarezza di un giorno, c’è la felicità di una stagione».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Maggio 2011
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