“Sulla sanità, Lega e PdL fanno gli immacolati”

Duro attacco della Federazione della Sinistra, anche contro la Cantù: "il direttore dell'ospedale sponsorizza la candidata della Lega"

Si discute molto di sanità e di ospedale, a Gallarate, in vista delle elezioni amministrative. Riceviamo e pubblichiamo anche il comunicato della Federazione della Sinistra

 

 I cittadini di Gallarate stanno assistendo con crescente fastidio ed imbarazzo all’irrompere nella contesa elettorale, con il rituale scambio di denunce, di accuse e di promesse, di cui poi nessuno dopo le elezioni avrà ancora memoria, del problema ‘sanità locale’ ed ‘Ospedale’.
Le pagine dei quotidiani locali, ormai da qualche giorno, ospitano articoli e dichiarazioni di noti politici che si spendono non sui problemi veri della realtà sanitaria gallaratese e sulla qualità effettiva dei servizi resi dall’Azienda Ospedaliera, ma che, si coglie palesemente, sono piuttosto interessati a tenere viva una polemica pretestuosa, molto personalizzata, finalizzata al risultato personale e di partito nella tornata elettorale.
E così si è assistito all’invasione del recinto ospedaliero da parte dell’Assessore Regionale alla Sanità Bresciani e del candidato sindaco Giovanna Bianchi, ambedue della Lega, con il seguito inevitabile di fotografi, giornalisti compiacenti e di telecamere pronte ad immortalare l’evento.
E di evento certo si tratta, perché la Sanità Regionale si è distinta in questi anni per l’evidente ‘atteggiamento di neutralità’ nei confronti dell’Azienda Ospedaliera, per altro più interessata a far quadrare i conti che a migliorare il livello qualitativo delle proprie prestazioni.
L’andamento non certo brillante delle entrate dei DRG – i rimborsi economici derivanti dai ricoveri – registrato negli ultimi anni costituisce per l’Azienda di Gallarate lo specchio della perdita di attrattiva nel mercato della Sanità, per dirla con termini cari al nostro Governatore Regionale, ma anche una denuncia puntuale della disaffezione dei cittadini nei confronti del proprio ospedale, che ha dovuto subire il gioco pesante del clientelismo e della servitù politica nelle nomine dei dirigenti sanitari e la fuga di molti stimati professionisti verso altri lidi.
A fronte di una situazione di palese difficoltà, la stessa ‘politica’ che governa la Regione Lombardia e la città di Gallarate scopre solo oggi, in piena campagna elettorale, la necessità di ‘ristrutturazioni urgenti, di innovazione ed adeguamento’. Ma dov’era l’Assessore alla Sanità Bresciani in questi anni? Perché interviene solo adesso in piena campagna elettorale e non ha fatto sentire la sua voce quando i suoi Direttori Generali nominavano i loro Dirigenti, prelevandoli da una cricca di raccomandati e tesserati di lungo corso, anche se palesemente inadeguati? Solo oggi, in campagna elettorale, scopre che l’Ospedale di Gallarate è una ‘una realtà che va valorizzata’? Solo adesso si avvede che gli standard assistenziali generali vanno ‘fatti crescere’? E poi, ancora, cosa dire del pesante intervento del nuovo Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera cittadina, che, anziché attenersi alle regole di imparzialità e neutralità richiesta dalla sua posizione, non di politico, ma di tecnico ed amministratore per conto dei cittadini, sponsorizza apertamente il suo sodale di partito, candidato sindaco, e lascia che l’Ospedale diventi occasione e terreno di propaganda elettorale, sbandierando le cose da realizzare come cambiali da pagare al suo partito politico, la Lega, e non come doveroso impegno di chi è stato chiamato a gestire la salute pubblica?
Sono queste domande che meritano una risposta chiara ed inequivocabile per il bene dei cittadini di Gallarate e della comunità tutta.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Maggio 2011
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