Torna Bicipace
Domenica 29 maggio parte la più importante manifestazione in bicicletta della regione
Migliaia di ciclisti partiranno domenica 29 maggio da 48 diverse città della Lombardia per la 29° edizione di Bicipace, la campagna organizzata da decine di associazioni e circoli di Legambiente, che trasporta sulla due ruote valori fondamentali come l’amore per l’ambiente, la pace e la solidarietà. Quest’anno inoltre un pensiero speciale sarà dedicato a Vittorio Arrigoni, il giovane pacifista ucciso nella Striscia di Gaza. Ma la più importante manifestazione in bici della Lombardia, che coinvolgerà in particolar modo le province di Varese Milano e Novara, sarà anche il palcoscenico della mobilitazione sul referendum sul nucleare del 12 e 13 giugno. I partecipanti infatti sfileranno per le strade lombarde invitando tutti ad andare a votare Sì per fermare il nucleare.
“L’obiettivo, oltre quello di proporre la bicicletta come mezzo di trasporto alternativo – ricorda Flavio Castiglioni, di Legambiente Busto Arsizio e storico responsabile dell’iniziativa – è quello di sensibilizzare le persone e stimolare la loro partecipazione attiva su temi ambientali e sulla solidarietà. Non potevamo esimerci dal promuovere la campagna pro-referendum, forniremo informazioni e daremo vita a momenti di confronto”.
“Quest’anno la Bicipace non può fare a meno di dichiarare la sua adesione ad un modello energetico che si liberi sia dalle fonti fossili che da quella nucleare – dichiara Barbara Meggetto, direttrice Legambiente Lombardia – l’approvvigionamento energetico del nostro Paese non è infatti ‘neutro’ rispetto agli assetti geopolitici, è chiaro che un modello che faccia riferimento alle fonti rinnovabili e all’efficienza energetica è oggi la cosa più importante che possiamo fare, dal nostro Paese, per disinnescare gli attuali e i futuri conflitti armati per il controllo delle risorse energetiche e nucleari. Per questo l’esito del referendum nucleare, se verrà mantenuto, sarà un segnale importante affinchè l’Italia possa diventare un grande generatore di pace all’interno del turbolento bacino del Mediterraneo”.
L’organizzazione della giornata prevede dopo la vera e propria biciclettata con arrivo alla Colonia Fluviale di Turbigo (MI) nel Parco del Ticino, la possibilità di rifocillarsi con cucina naturale a KM 0, giocare e rilassarsi nel verde con spettacoli teatrali e musica dal vivo. Ma anche occasione di informarsi e conoscere le campagne delle associazioni di volontariato che lavorano dietro le quinte dell’iniziativa.
“Ogni anno allestiamo una raccolta fondi tramite una sottoscrizione a premi che permette di finanziare dei progetti di solidarietà – prosegue Castiglioni -. Già, perché basta poco per migliorar le condizioni di vita di popoli che vivono ancora in condizioni disagiate e precarie. Così i “bicipacifisti” potranno sostenere due progetti: “Acquaviva”, dei “Medici con l’Africa Cuamm” (www.mediciconlafrica.org) previsto a Dilela nella regione Oromia dell’Etiopia, per ridurre la mortalità materna, neonatale ed infantile che, attualmente, è 25 volte quella italiana. Mentre, guardando in Perù a Mamara, con l’Operazione Mato Grosso, si potrà dare man forte alla costruzione di una struttura che accolga stabilmente la cooperativa di lavoro di 45 giovani falegnami, allontanandoli dalla miseria e della povertà.
Tutte le informazioni sul percorso ed i punti di ritrovo su http://bicipace.org.
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