Tragedia al Giro, morto un corridore belga
Wouter Weylandt, 27 anni, è stato vittima di una drammatica caduta nella discesa del Passo del Bocco
Wouter Weylandt, corridore fiammingo 27enne nato a Gand, è morto oggi – lunedì 9 maggio – durante la terza tappa del Giro d’Italia, tra Reggio Emilia e Rapallo, in seguito a una tremenda caduta avvenuta mentre il gruppo percorreva la discesa del Passo del Bocco, valico che si trova tra il parmense e la Liguria.
Il tragico incidente è avvenuto poco prima delle 16,30 quando Weylandt si trovava nel plotone principale, che in quel momento inseguiva un quartetto di corridori in fuga da tempo. Secondo quanto riportano alcune testimonianza il giovane belga avrebbe urtato con il pedale un muretto a bordo strada ma, al posto di scivolare per terra (come spesso accade) sarebbe letteralmente volato, per alcuni metri, battendo il capo in modo violento sull’asfalto, o comunque contro una barriera.
Weylandt è stato subito soccorso dall’equipe medica che segue la corsa, spalleggiata dall’arrivo dei sanitari del 118; i dottori gli hanno praticato a lungo il massaggio cardiaco oltre a somministrargli alcuni farmaci, in attesa dell’arrivo dell’elicottero, ma il corridore non ha più ripreso conoscenza.
Il dramma di oggi richiama alla mente quanto accaduto in passato sulle strade del ciclismo; il caso forse più noto è quello del comasco Fabio Casartelli, deceduto al Tour del ’95 sulla discesa del Portet d’Aspet. Recentemente, al Giro 2009, si era sfiorata la tragedia con il tremendo volo dello spagnolo Pedro Horrillo finito in una scarpata durante la Morbegno-Bergamo, sopravvissuto per miracolo e per l’intervento tempestivo dei soccorritori.
Wouter Weylandt era da quest’anno in forza alla formazione lussemburghese Leopard-Trek dopo sette anni con la belga Quick Step. Proprio al Giro, lo scorso anno, colse la vittoria più importante della carriera nella terza tappa, che venne disputata in Olanda.
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