Veltroni in piazza per Guenzani: “Un sindaco deve unire la comunità”

Il fondatore e primo segretario del PD visita la città dove più accesa è la campagna: "pensiamo al Comune, Lega e PdL sbagliano, queste non sono elezioni politiche Bonsai". Sulle mafie: "sbagliato negare il fenomeno"

«Queste sono elezioni amministrative, non elezioni politiche bonsai». Nella corsa dei big a visitare Gallarate, diventata laboratorio interessante, Walter Veltroni – venuto a sostenere la corsa di Edoardo Guenzani, candidato del centrosinistra – concentra l’attenzione sul valore delle elezioni per la comunità. «Quelle amministrative sono elezioni importanti, la scelta del sindaco è quella che ha immediate conseguenze sulla qualità di vita dei cittadini» dice l’esponente di spicco del Pd, che non parla tanto della sfida tra Lega e PdL che appassiona giornali e leader leghisti, mentre sul tema caldo della criminalità organizzata ricorda, da membro della commissione antimafia: «Anche il prefetto di Milano ci disse che la mafia a Milano non esisteva. Ma la mafia arriva là dove c’è economia. Occorre vigilare sempre». E se qui Lega e PdL si dividono sul giudizio circa la presenza di mafie, per Veltroni sbagliano entrambe: «sbagliato negare il fenomeno, mentre la Lega dovrebbe farsi qualche domanda, se nonostante la presenza di un ministro come Maroni esistono anche qui casi evidenti», come quelli portati alla luce a Lonate Pozzolo o nell’alto milanese. Scenari che non possono non toccare anche la città di Gallarate.

Sole caldo, la piazza è affollata da circa duecento persone, molti militanti,qualche dirigente (Daniele Marantelli, i consiglieri regionali Tosi e Alfieri, il segretario lombardo Martina), ma anche un bel po’ di curiosi. Ci sono i portici, la chiesetta romanica di San Pietro, il palchetto di metallo: uno scenario da provincia, Veltroni si presenta puntualissimo e dedica subito il primo passaggio al valore civico delle elezioni: «C’è chi usa queste elezioni per motivi di polemica a livelo nazionale» dice riferendosi a Lega e PdL, che governano insieme a Roma, ma a livello locale «mettono in scena uno scontro eccessivo, che ha del grottesco». Ma il riferimento al valore civico delle consultazioni non è solo polemico: Veltroni ricorda anche la necessità «che un sindaco riesca a unire la sua comunità e non faccia leva sulle paure», perché «quando si sceglie di puntare più sul fegato che sul cervello, più sulla pancia che sul cuore, si finisce male, si arriva alla violenza». Un richiamo a un confronto che rimetta al centro i valori della comunità e la capacità di ritrovarsi in un progetto comune. Per questo alla figura del sindaco (e quindi anche al candidato Edoardo Guenzani) raccomanda competenza e correttezza, ma anche «simpatia», la capacità di dialogare con i cittadini e di capirne i problemi.

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Pubblicato il 11 Maggio 2011
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