Veltroni sul palco con la Oprandi: “Buon risultato”
Comizio del leader democratico per sostenere la corsa al ballottaggio dell'insegnante candidata dal centrosinistra
Walter Veltroni parla in piazza del Podestà per sostenere Luisa Oprandi: il Pd torna al nord, dove la sfida di Milano potrebbe cambiare la storia, e quella di Varese è già così “un buon risultato”. Veltroni riparte dall’alfabeto della sua politica di sempre, quella che parla di missione, di comunità, di ricchezza dell’incontro. E lo dice a Varese, citando un centrodestra che troppo spesso fa uso della paura, “e che si rivolge al fegato della gente, e non al cervello”. Per Veltroni bisogna dare altre risposte: “La vita è uno scambio, ciascuno di noi è proteso verso l’altro, chiudere le porte non è di aiuto per nessuno, bisogna avere la capacità di dare qualcosa agli altri, di riannodare i fili che legano le persone e che tengono lontana la paura”. E’ la stessa idea di Luisa Oprandi, che all’inizio del comizio ribadisce che il suo programma è proprio per la socialità e l’incontro.
“Bisogna credere nel valore della bellezza come ha detto Luisa – continua Veltroni – e credere nella bellezza è credere nell’Italia. Lo ha ribadito anche Giorgio Napolitano, che tutti noi abbiamo la fortuna e la bellezza di avere come presidente della repubblica”. A questo punto la piazza esplode in un grande applauso che coinvolge anche un artista di strada: “Ecco, guardate – dice Veltroni- anche la statua di gesso sta applaudendo Napolitano, vedete?”.
Secondo Veltroni la “Lega ha sommato tanti particolarismi, e li ha chiusi in una dimensione sempre più piccola, invece i problemi si affrontano insieme, e solo insieme che se ne esce davvero, e dire fate quello che volete basta che lo facciate a casa vostra, è una risposta piccola e sbagliata”.
L’ex segretario del Pd fa poi un accenno alla storia della città: “L’Italia è fatta di piazze, guardate questa quanto è bella; Varese è stata fatta anche da grandi personaggi, come Borghi e la Ignis, gli operai e gli ingegneri di quella fabbrica. In questi giorni ho letto un libro bellissimo, la linea diritta, racconta la storia della costruzione dell’autostrada del sole, che fu realizzata in sei anni e consegnata con tre mesi di anticipo, dobbiamo tornare a quel saper fare”.
Veltroni critica anche Berlusconi e la sua frase sul fatto che chi vota a sinistra sarebbe senza cervello. “La prima cosa che deve fare un governante è rispettare gli altri” dice, suscitando un forte applauso. Poi parla ancora di legalità, e della burla dei ministeri “spostati con le rotelle” dove si prendono i voti. Finisce tra gli applausi, poi si siede con i dirigenti (Taricco, Alfieri, Rossi, Marantelli, Tosi, Adamoli e altri) a un tavolino del bar Zamberletti per un aperitivo, dove pochi minuti dopo arriva il sindaco Fontana che lì’ tiene il suo brindisi di campagna elettorale.
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