L’onda dei sindaci invade Milano

Affluenza straordinaria, tutte le sale sono stracolme e i sindaci sono partiti in corteo verso piazza della Scala. Alle 15.30 previsto l'incontro in prefettura al quale potrebbe partecipare il ministro Maroni

Per la manifestazione di protesta dei sindaci organizzata dall’Anci a Milano i pullman sono arrivati dai comuni di tutta Italia. L’affluenza (qualcuno parla di 2mila persone) è davvero straordinaria, tanto che le tre sale previste, tutte stracolme, hanno spinto gli organizzatori ha trasferire la protesta altrove, con un corteo che è partito dal Pirellone in direzione di piazza della Scala. Ne è piacevolmente colpito il sindaco di Varese Attilio Fontana, presidente dell’Anci Lomnbardia e animatore della protesta che spiega: «La partecipazione dei sindaci è superiore alle aspettative, e questo non è che la dimostrazione del fatto che i problemi dei sindaci sono sentiti ovunque, non solo al nord, e che le cause di questo scontento sono profonde».
L’assemblea si è aperta nella sala Gaber del Pirellone con i saluti del sindaco di Roma Gianni Alemanno che ha fatto da moderatore.
Alle 15.30 ci sarà l’incontro in prefettura con i delegati dell’assemblea al quale potrebbe partecipare, secondo quanto riferiscono alcuni, il ministro dell’Interno Roberto Maroni.
In prima fila ci sono tutti i sindaci delle grandi città da Fassino per Torino al sindaco di Bari. Presenti anche alcuni presidenti di provincia e ovviamente il padrone di casa Roberto Formigoni. «Lo stato non ha fatto abbastanza – ha spiegato il governatore della Lombardia -. Su 100 miliardi di manovra, lo Stato ne paga solo e 24. Il 75 per cento delle manovre le pagano invece Regioni e enti locali. Lo Stato chieda prima di tutto sacrifici a se stesso (privatizzazioni e dismissioni).  Ma serve un riordino anche dell’assetto istituzionale: 22 regioni sono troppe».
Nella sala è arrivato anche il nuovo sindaco di Milano Giuliano Pisapia che, in controtendenza rispetto alla precedente amministrazione, è in prima fila nella protesta degli amministratori locali. Lo scorso 8 aprile del 2010, quando si svolse la prima marcia di protesta dei sindaci, il sindaco di Milano Letizia Moratti si era smarcata e non aveva preso parte alla manifestazione. «Non è una lotta di parte – spiega Pisapia -, non marciamo contro un governo, ma contro scelte miopi e sbagliate. Siamo qua per far sentire la nostra voce e spiegare a tutti che chi è più vicino a cittadini è chi conosce di più le loro esigenze. Difendiamo lo straordinario patrimonio delle amministrazioni locale. Non siamo solo per protestare, ma diciamo qui che lotteremo insieme. Senza comuni nn c’è futuro per il paese e per l’Italia».
Ma al Pirellone ci sono anche tantissimi sindaci della provincia di Varese. Tra i primi a commentare c’è sindaco di Malnate Samuele Astuti che avverte: «Questa volta abbiamo bisogno di vedere delle risposte, vogliamo una vera riforma fiscale perché il problema non è solo la riduzione dei tagli ma si tratta di un problema strutturale. Adesso tutti i comuni sono al palo e non possiamo dare risposte ai cittadini».
A Milano anche il sindaco di Verona Flavio Tosi che spiega: «Normale che il territorio dica le sue istanze: non è una protesta, ma semplicemente dire che non ce la facciamo più e le risorse bisogna andare a prenderle altrove. Una manovra di sole tasse nn va bene: se resta cosi, fra 10 mesi saremmo messi come prima».
Dalla Liguria sono partiti in 112, il sindaco di Genova Marta Vincenzi sta commentando in diretta la manifestazione attraverso Twitter: «Manifestiamo per dire non solo che i comuni devono esistere ma che tagliare ai comuni significa aumentare costi dei servizi per i cittadini, piuttosto che tutti questi pasticci sarebbe meglio reintrodurre l’ici soprattutto per le case da un certo valore in su».
Da Reggio Emilia arriva invece il sindaco Graziano Delrio che questa mattina presto si è dato appuntamento in stazione insieme ai sindaci reggiani per partire alla volta di Milano. Intervistato in treno dalla “Gazzetta di Reggio” spiega che la protesta milanese «non è una battaglia corporativa ma una linea Maginot a difesa dei cittadini. I punti fondamentali sono stralciare dalla manovra i 6 miliardi di tagli agli enti locali e la norma che cancella i Piccoli Comuni, inoltre rivedere il patto di stabilità che blocca di fatto la crescita delle imprese».
Altri pullman arrivano dal Piemonte, dalla Bergamasca e da ogni parte d’Italia.

Galleria fotografica

La protesta dei sindaci 4 di 9
Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 29 Agosto 2011
Leggi i commenti

Galleria fotografica

La protesta dei sindaci 4 di 9

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.