Partita la Tre Valli, i favoriti si nascondono
Al via di Besozzo in pochi si propongono come possibili vincitori, in molti però sperano nel colpaccio: ecco le loro voci. All'applausometro vince Basso
Il popolo del ciclismo non ha tradito le attese e ha colorato Besozzo con la passione per il pedale in occasione della partenza della Tre Valli Varesine numero 91. La corsa è scattata alle 11,50 (si è tornati all’orario originale e non a mezzogiorno come comunicato nei giorni scorsi per esigenze organizzative) e il gruppo si è subito diretto sul percorso del primo circuito di giornata che gravita intorno a Besozzo. In precedenza il palco ha ospitato la sfilata delle 19 squadre iscritte e la cerimonia della firma. All’applausometro ha vinto – come prevedibile – l’idolo di casa Ivan Basso, capitano di una Liquigas che tutti danno come squadra faro della corsa. I molti favoriti però si sono un po’ nascosti nelle dichiarazioni, pur non disdegnando un ruolo da protagonista.
Tra chi parla a viso aperto c’è proprio Ivan Basso (dorsale n° 1 – Liquigas-Cannondale): «Oggi partecipo a una corsa che mi sta molto a cuore, arrivo da un Tour non andato benissimo ma la condizione è ancora buona. Soprattutto però abbiamo una squadra molto forte che cercherà di vincere». Il favorito in casa Liquigas è però lo sloveno Peter Sagan (n° 6), uno di quelli che "si nasconde": «Il nostro capitano è Basso, un grande corridore che gareggia in casa. Teniamo a questa gara e da parte mia posso dire che se servirà, entrerò in azione nel finale».
Tra i più acclamati anche Damiano Cunego (n° 41 – Lampre-Isd): «Torno oggi alle corse dopo la sosta che ha seguito il Tour. Per me sarà importante macinare chilometri e trovare il ritmo. Rispetto al passato è una Tre Valli meno dura, ma l’arrivo di Campione rimane duro e decisivo».
Un altro grande favorito è il campione d’Italia, Giovanni Visconti (n°11 – Farnese-Neri) che si mantiene coperto con un pizzico di scaramanzia: «Il fatto che questa edizione presenti meno salite del passato per me va bene, perchè sono in buona condizione ma non al top. L’arrivo è adatto alle mie caratteristiche ma non fatemi dire di più, non amo fare pronostici prima della corsa».
Secondo classificato lo scorso anno, il piccolo scalatore Domenico Pozzovivo è al via al comando della agguerrita Colnago-Csf (n° 121): «Il traguardo di Campione non è perfetto per me, ma di sicuro vogliamo provare a fare del nostro meglio» sottointendendo che il suo team dovrebbe essere tra i più vivaci, avendo un altro uomo interessante come Gianluca Brambilla (n° 123).
Nel drappello di corridori varesini spicca Edoardo Girardi, alfiere della De Rosa-Flaminia (n° 134): «Ho buona condizione e conosco bene l’ultimo tratto. Mi piacerebbe davvero fare risultato in una gara che amo». Con lui in squadra ci sono il sommese Paolo Bailetti (n° 131) e Giuseppe De Maria (n° 133) di Marchirolo; gli altri varesini oltre a basso sono Luca Zanasca (n° 181, Team Wit?) e il giovane Mirko Tedeschi (n° 48 – Lampre).
Tra gli stranieri spicca l’anglo-finlandese Charlie Wegelius (n° 158 – United Healthcare) che ha vissuto per anni a Gorla e si spiega in dialetto varesotto: «Per me la Tre Valli è un rientro all’agonismo; logico che non sia al massimo. Abbiamo un corridore come Christian Meier (n° 151) che si presta a fare bene, lavorerò per lui».
Sempre in campo straniero, piace la FDJ (Francaise des Jeux) capitanata da Sandy Casar (n° 81): «Per me è la prima Tre Valli e non conosco bene il percorso. Dopo il Tour la mia condizione è un po’ calata, ma la squadra è agguerrita per sostenere Thibaur Pinot (n° 87), il nostro capitano di giornata».
Altro corridore della zona, non di nascita ma di adozione, è Enrico Gasparotto (n° 51 – Astana), uno che per fortuna non gioca a rimpiattino e che può contare su un’ottima formazione: «Se mi date tra i favoriti vi dico di sì: sto bene, abito qui e conosco la salita che porta al traguardo. L’obiettivo mi interessa senz’altro».
Chiusura con l’accoppiata italiana giocata dalla russa Katusha. Danilo Di Luca (n° 31) ha già vinto nel 2003 e ha centrato due secondi posti: «È vero, ho già conquistato questa corsa ma non sarà facile perché ci sono davvero tanti campioni. L’arrivo è tutt’altro che semplice però io e la squadra siamo pronti a fare la corsa». Filippo Pozzato (n° 32) è reduce da una recente caduta e non ha grandi chance di successo: «Tutto sommato poteva andarmi molto peggio; ho perso solo due giorni di allenamento e riesco a pedalare senza troppi problemi, anche se andrò valutato sulla distanza. Contento di esserci, proverò a rendermi utile».
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