A Saronno l’ambasciata della “Repubblica degli artisti”

Un saronnese è stato nominato ambasciatore della Repubblica di Užupis, piccolissimo stato indipendente all’interno della Lituania, famoso per essere “rifugio libero per menti libere"

A Saronno un’ambasciata della Repubblica di Užupis, lo stato indipendente degli artisti. Ma di cosa si tratta realmente? Non è una presa in giro ma uno Stato indipendente della Lituania, che si prefigge di essere rifugio di tutti gli artisti del mondo. A spiegarlo è il neo ambasciatore Gian Paolo Terrone, recentemente nominato dal ministro degli Affari Esteri, Thomas Chepaitis, come responsabile dell’area Nord di Milano, da Saronno a Como: «L’Ambasciata, sarà un territorio idealmente appartenente alla Repubblica di Uzhupis quindi non potrà che essere un territorio libero per menti libere da condizionamenti. Sarà il luogo d’incontro per i creativi di ogni formazione o tendenza artistica. Sarà uno spazio aperto, contrario a qualsiasi forma di chiusura mentale».

Užupis si estende su un territorio di 0,60 Km2 all’interno dell’area metropolitana della città di Vilnius, la capitale della Repubblica Lituana. Il fiume Vilnia separa Užupis dal centro storico da un lato mentre  dall’altro il confine è segnato da ripide colline e dalla vecchia zona industriale costruita sotto il dominio sovietico. Il nome Uzupis significa infatti “l’altro lato del fiume”.
La singolare ambasciata è ancora in cerca di una sede, ma la gestione dello Stato sembra essere molto chiara: «Non ci si deve associare, non ci sono tessere o adesioni da sottoscrivere – prosegue Terrone -, non ci sono elezioni o nomine, non c’è obbligo di frequenza; due sole le regole inderogabili: una è quella di incontrarsi per trattare di argomenti legati al mondo dell’Arte nella sua accezione più ampia possibile e l’altra è quella della disponibilità alla collaborazione per fare rete».

L’obiettivo, secondo il neo ambasciatore, sarà quello di creare una rete di conoscenze e competenze specifiche finalizzate a realizzare una sorta di “business incubator” votato a lanciare sul mercato le creazioni degli artisti. «Il tutto con un’organizzazione orizzontale e non piramidale, senza capi o eletti; quindi basato di volta in volta sulla condivisione e libera convergenza su singoli progetti o eventi».
La Repubblica di Užupis «nasce come atto di liberazione da 70 anni di oppressione mentale e con uno spirito, tra il goliardico ed il Bohemien», sostenuto da azioni di satira (come la sua fondazione avvenuta il 1° Aprile e la stesura della Carta Costituzionale). Con il passare degli anni si sta affermando come punto di riferimento per gli artisti e i creativi europei, come spazio per la promozione delle idee. Il tutto con lo stesso spirito iniziale in modo che le persone possano far accadere le cose principalmente per se stessi.
«Attualmente – conclude Terrone – si tende verso un recupero dello spirito originario molto simile a quello del “carnevale medioevale”, lo spirito del “giorno dei folli” quello della giornata in cui tutto è permesso o quantomeno tollerato».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Settembre 2011
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