La protesta dei sindaci: “Ridateci i soldi della tassa d’imbarco”

L'Ancai chiede ufficialmente al governo di cancellare la norma salva-Trapani che toglie soldi a tutti i Comuni aeroportuali. Rimane il mistero sulla dizione generica della legge : a quale ente finiranno i soldi?

Non si placa la rivolta contro la sottrazione della tassa d’imbarco ai Comuni aeroportuali: i sindaci dell’Ancai si sono ritrovati e hanno chiesto con forza al governo il ritiro della norma che attribuisce tutti i fondi del 2011 al territorio di Trapani. A chi vadano i soldi, poi, rimane una questione irrisolta, sostengono i sindaci, vista la dizione generica, in cui si parla – in sintesi – di territori che hanno sofferto la chiusura dell’aeroporto a causa della guerra in Libia.
Si è riunito oggi, al Comune di Fiumicino, il Direttivo di ANCAI, alla presenza del suo Presidente, Mario Aspesi e, tra gli altri, dei Sindaci di Fiumicino, Ciampino, Elmas (aeroporto di Cagliari), Ferno ( aereoporto di Malpensa), Cinisi ( aeroporto di Palermo), Caselle Torinese ( aeroporto di Torino), per esprimere "fortissima contrarietà e disappunto per l’azzeramento del fondo destinato ai Comuni sede di aeroporti".

"È una norma iniqua, ingiusta e che presenta gravi e pesanti profili di incostituzionalità – dice il comunicato dell’Ancai – , in quanto interviene su entrate già accertate nei bilanci comunali approvati alla data dell’entrata in vigore, ne pregiudica i principi di veridicità e integrità con cui gli stessi devono essere redatti annualmente, oltre ad essere fortemente lesiva della capacità di programmazione e autonomia di cui i governi locali sono titolari per legge". L’associazione dei Comuni aeroportuali punta il dito poi su un aspetto specifico: "Ciò che maggiormente colpisce è la formulazione assolutamente generica della disposizione rispetto alle risorse da destinare agli interventi e alle aree territoriali cui sono attribuite e, soprattutto, il fatto che la decurtazione intervenga sulla parte del fondo dell’addizionale all’imbarco destinata esclusivamente ai Comuni e non su quella, ad esempio, di stretta competenza statale". A chi andranno i soldi? Al Comune? Alla Provincia? Al gestore aeroportuale? Per ora rimane il danno fatto agli enti locali in giro per l’Italia, da Bolzano a Lampedusa, da Levaldigi a Ronchi dei Legionari, che è secondo l’Ancai "insostenibile". Pertanto, i Sindaci del Direttivo Ancai, al termine della riunione odierna, all’unanimità, hanno dunque deciso, congiuntamente all’Anci Nazionale, di lanciare un appello al Presidente del Consiglio e a tutti i Ministri competenti "affinchè soprassiedano all’emanazione del DPCM attuativo della succitata disposizione e intervengano, con il primo provvedimento legislativo utile, per abrogarla o, in subordine, ridurne gli effetti devastanti per i bilanci dei Comuni interessati".

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Settembre 2011
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