Abbracci e commozione in piazza

«Vedo una chiesa che si prolunga anche fuori dalla basilica». Sono le 19.20 e un primo applauso saluta il cardinale Angelo Scola: ha appena terminato la funzione religiosa che per la prima volta lo porta in città.
Durante la messa, moltissimi fedeli si sono fermati di fronte ai portali della basilica spalancati e listati a festa; un maxi schermo (nella foto qui a sinistra) alla sinistra dell’ingresso ha infatti permesso a migliaia di persone, anche di passaggio, anche per un solo istante, di seguire il rito. Lo stesso Scola è rimasto felicemente impressionato: «Mi lascio consolare dalla folta presenza, così numerosa, al vespro serale, in una giornata lavorativa», ha detto durante l’omelìa.
Oltre al centinaio di persone che ha seguito per intero la funzione, e a cui è stata data la possibilità di partecipare al sacramento dell’Eucarestìa nel sagrato della chiesa, tantissimi, e di ogni età, erano i fedeli che anche per un istante si sono fermati per una preghiera, per un passo di un canto sussurrato a mezza voce, per poi ripartire verso casa.
Ma il Cardinale, alla fine, ha premiato quanti l’hanno atteso. Dopo aver superato la navata centrale della chiesa riempitasi di fedeli che hanno tardato ad uscire proprio per stringergli la mano, Angelo Scola, uscito dalla Basilica ha salutato la folla dietro le transenne, seguendo l’intero emiciclo, da sinistra verso destra. Mamme coi neonati, anziani, giovani, bambini: tutti sono riusciti ad avvicinarlo, anche per scambiare due parole in tutta fretta. Scola è rimasto colpito da quanta gente l’ha salutato, rispondendo sempre a tutti: «Eminenza preghi per noi»: «Grazie, anche voi pregate per me» è stato l’augurio alla città, prima di ritirarsi nella canonica e prepararsi all’incontro con le parrocchie in serata al palazzetto.