Appello della Camusso a Cisl e Uil: “Serve una nuova stagione unitaria”

Il segretario generale della Cgil è intervenuta a Malpensafiere al convegno del settore tessile-calzaturiero per rilanciare l'unità sindacale di fronte all'agenda che il governo ha inviato all'Unione Europea, partendo dai licenziamenti

Un settore che vale 81 miliardi di euro e che è composto da 73 mila imprese che vale il 9% dell’intero valore delle vendite dell’economia manifatturiera e il 30% del saldo totale dell’economia manifatturiera all’estero. Questi sono i numeri della filiera tessile, abbigliamento, pelle e calzature attuali in Italia e della crisi che dal 2008 si abbatte anche su questo settore hanno parlato questa mattina, giovedì, a Malpensafiere i delegati della Filctem Cgil, il sindacato dei lavoratori del settore. Il giorno dopo la pubblicazione du tutti i quotidiani del contenuto della lettera inviata dal governo all’Unione Europea anche l’intervento del segretario generale della Cgil Susanna Camusso era molto atteso. 

Rosalba Cicero, segretaria generale della Filctem Lombardia, ha tenuto una relazione attorno al problema della crisi che colpisce anche questo settore. Basti pensare che dal 2007 ad oggi il comparto nel complesso ha perso quasi il 20% dei posti di lavoro: «oggi siamo purtroppo costretti a prendere atto che la situazione si è tutt’altro che stabilizzata e che i responsabili mondiali della politica economica avevano sbagliato diagnosi – ha detto la Cicero che aggiunge – noi della Filctem abbiamo il dovere di provare a dare qualche risposta, a indicare una via d’uscita». Già, ma quale? Le misure adottate dal governo non piacciono ai sindacati, in special modo quelle relative all’articolo 8 con la libertà assoluta di licenziare quindi la Filctem delinea le sue mosse ricalcando quelle della Cgil: «Giustizia fiscale, colpire l’evasione e introdurre una tassa patrimoniale perchè chi ha di più paghi di più». Sul settore di competenza la cicero ha parlato di innovazione: «Vi è ancora un sistema a due velocità in cui è rilevante la presenza di imprese ancora legate ad un modello organizzativo tradizionale che rischia di metterle fuori mercato mentre chi ha investito in prodotti ad alto contenuto tecnologico e nei processi e nei servizi, oggi riesce a competere». Infine la Cicero ha proposto un patto per lo sviluppo e la sostenibilità per una buona e durevole occupazione.

Susanna Camusso è intervenuta ai microfoni dei giornalisti prima di entrare nell’affollata sala convegni annunciando una nuova stagione di unità sindacale: «La lettera è quella di un governo che non ha più proposte per il Paese con una caratteristica, continuare a far pagare ai lavoratori e alle lavoratrici questa crisi – ha detto – in un Paese in cui la disoccupazione cresce si risponde facilitando i licenziamenti. Non mi risulta che i licenziamenti facciano crescere l’occupazione. L’Europa ha chiesto una serie di impegni al governo e non può dire altro in questo momento ma non basta l’avallo dell’Unione Europea per poter mettere in pratica questi punti. Venerdì saremo in piazza e cominceremo da lì ma coinvolgeremo Cisl Uil perchè credo che sia venuto il momento di affrontare questi temi con una nuova stagione unitaria».

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Pubblicato il 27 Ottobre 2011
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