Assolti i vigili “troppo buoni”, li denunciò il loro comandante

Fausto Sartorato e Andrea Collauto sono stati prosciolti dall'accusa di omissione di atti d'ufficio. A denunciarli, nel 2008, il loro ex-comandante Alessandro Casale. Le spese legali le pagherà il Comune

Sono stati assolti perchè il fatto non sussiste Andrea Collauto e Fausto Sartorato, i due agenti della Polizia Locale di Busto Arsizio accusati nel 2008 dal loro comandante di allora, Alessandro Casale, di omissione di atti d’ufficio. Fu proprio l’allora capo dei vigili bustocchi a denunciarli alla Procura per non aver comminato la multa a due ambulanti nel gennaio 2008. Secondo il collegio giudicante presieduto dal giudice Toni Adet Novik, dunque, non vi fu alcun reato nell’operato dei due che, dopo tre anni di battaglia giudiziaria, ora cantano vittoria. Questa mattina, martedì, i giudici hanno ascoltato i primi due testi della difesa rappresentata dal legale Carlo Alberto Cova e il primo a raccontare come sono andate le cose è stato proprio l’attuale comandante dei vigili di Monza, Casale il quale è apparso piuttosto vago e poco interessato ai fatti per i quali aveva fatto partire le indagini della Procura. Subito dopo è stato sentito uno dei due venditori ambulanti ai quali i due agenti avrebbero dovuto comminare le multe. L’ambulante ha sottolineato come i vigili di Busto fossero assolutamente fiscali.

Dopo aver ascoltato solo due testi, con una decisione a sorpresa, il collegio ha sospeso l’udienza e si è ritirato in camera di consiglio uscendone con in mano la sentenza di assoluzione per i due. La decisione dei giudici è stata orientata da due elementti mancanti: l’ordine dato dal comandante Casale ai suoi uomini non aveva ragioni di giustizia ma solo amministrative e la mancanza degli elementi materiali che contraddistinguono il reato in quanto uno dei due ambulanti sostava su un’area privata e non pubblica facendo cadere anche la motivazione della multa che non è stata effettuata che avrebbe dovuto contestare l’occupazione di suolo pubblico.

Fausto Sartorato, che è anche rappresentante sindacale della Polizia Locale, ha voluto sottolineare questa importante assoluzione: «La decisione dei giudici confrerma che si è trattao di un processo assurdo, creato sul nulla e su menzogne; ho sempre creduto nella giustizia sicuro di aver agito per il bene comune, finalmente e dopo tre anni giustizia è fatta – ha sottolineato Sartorato in una nota che continua – per quel che mi riguarda ho sempre lottato e sempre lotterò per i diritti dei lavoratori. Nulla e nessuno riuscirà ad impedirmelo. In questo caso ho solo difeso un lavoratore, nonchè collega, perseguitato da un
comandante senza scrupoli pronto a qualsiasi cosa pur di schiacciarlo. Ebbene, tra poco partirà la causa per mobbing per le vessazioni eseguite dal Casale e ancora una volta sarò a fianco del lavoratore per tutularne i diritti. Un ringraziamento particolare al legale Carlo Alberto Cova e al collega CArlo Rimoldi che è stato sempre presente alle udienze e sempre al nostro fianco». Andrea Collauto, oggi impiegato negli uffici del Comune, ha espresso il suo desiderio di tornare a vestire la divisa della Polizia Locale. Al Comune ora toccherà pagare le spese legali sostenute dai due agenti, circa 24 mila euro, l’ultima eredità lasciata dall’ex-comandante.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Ottobre 2011
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