Cittadini e Comune d’accordo: la strada della Boschina non sarà allargata

Grande partecipazione e confronto anche animato, nell'assemblea dedicata al progetto sulla zona verde. Amministrazione comunale, residenti e appassionati della zona trovano un accordo generale

 Oltre un’ora di assemblea pubblica aperta e alla fine si è arrivati ad un primo accordo sul progetto di interventi sull’area della Boschina, legato ad un piano edilizio avviato dalla precedente amministrazione. L’amministrazione attuale di centrosinistra ha incontrato a Villa Delfina tutte le persone interessate, dai residenti a chi frequenta la zona verde per correre o passeggiare. Alla fine si è raggiunto un accordo ampio, a partire da un punto: nessuno – né l’amministrazione né i cittadini – vuole l’allargamento della strada, che deve rimanere una stradina di campagna e deve essere mantenuta meglio.

 Il confronto è iniziato in modo animato. Da una parte della barricata, i vertici del Comune: il sindaco Edoardo Guenzani, l’assessore all’urbanistica Angelo Senaldi e l’assessore alla partecipazione Cinzia Colombo, che teneva le fila del dibattito, nonché i dirigenti tecnici Arcangelo Altieri e Marta Cundari. Il resto dell’assemblea – circa 150 persone – era composito e ha fatto sentire le sue ragioni: dai residenti sul piede di guerra al signore elegante nato alla Boschina che ha comprato terreni agricoli «per evitare che vengano urbanizzati»; da chi viene a fare jogging agli altri crennesi affezionati al luogo (presenti anche diversi consiglieri comunali del centrosinistra e della Lega Nord). Gli abitanti della zona hanno segnalato soprattutto il problema delle buche e dello smaltimento dell’acqua piovana dalla strada, ma anche la questione dell’illuminazione (che non sarà molto "naturale", ma che serve a chi ci abita). «Ma non vogliamo che dalla Boschina passi il traffico, non si può asfaltare» dicevano altri. Una preoccupazione che era anche dell’amministrazione comunale, che ha proposto anche soluzioni alternative come le "zone 30" per scoraggiare il traffico d’attraversamento – cioè non diretto alle case – o l’istituzione di un senso unico sul solo anello centrale sterrato. «Scordatevelo!Se lei si è incatenata agli alberi, io mi incateno sulla strada!» ha detto la pasionaria del gruppo di residenti, rivolgendosi all’assessore Cinzia Colombo (di cui si ricorda ancora la "battaglia di Piazza Risorgimento"). E in realtà anche alcune persone che vengono da fuori per correre in Boschina hanno concordato che non si può danneggiare i residenti, «che di sicuro non sono quelli che corrono sulla strada, a differenza dei mezzi di raccolta rifiuti». Discutendo, si è arrivati anche a trovare punti di contatto e convergenza: ad esempio tutti d’accordo – cittadini e amministratori – per lasciare la strada con larghezza di 2 metri, senza allargarla con la prevista "ippovia" in macadam. Al più si potranno valutare punti per l’incrocio delle auto.

Resta il fatto che l’accordo legato al famoso intervento edilizio di via Monte San Martino (quello da molti chiamato "ecomostro di Crenna") prevedeva opere pubbliche alla Boschina per 148mila euro: come spenderli? Il dibattito è stato lungo, l’esito per ora delineato in termini generali dal sindaco Edoardo Guenzani: si valuterà come rifare il fondo della strada, con attenzione in particolare al drenaggio delle acque che è l’elemento segnalato dai cittadini come più critico; si valuterà la posa di cartelli all’ingresso della zona che vietino il transito in auto se non a residenti, proprietari e"visitatori" diretti alle case (nel tentativo di scoraggiare il traffico che non sia strettamente locale"; infine si pensa di realizzare opere preliminari per la posa di «lampioni fotovoltaici senza cavi aerei», se è possibile inserire un’opera di questo tipo nell’appalto. Molti cittadini hanno chiesto alla fine quando si rifarà il punto?«Ci sono i tempi tecnici per rivedere la convenzione, credo qualche mese» ha detto Guenzani, con la promessa di tornare a consultare "dal vivo" residenti e appassionati della Boschina. Soddisfatta, alla fine, anche l’assessore alla partecipazione Cinzia Colombo: «All’inizio della serata c’era l’impressione che le persone si fossero presentate con una bella dose di sfiducia nella politica, anche giustificata, e che ci fosse una separazione netta tra amministratori e cittadini. Mi sembra invece che alla fine sia passato il messaggio che questa amministrazione stia cercando davvero il confronto». Ora si tratta di far sì che i princìpi generali condivisi si trasformino in accordo tecnico. Le persone affezionate alla Boschina se lo aspettano.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Ottobre 2011
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