Da disoccupate a badanti, con il corso del Comune
Comune ed Enaip propongono un percorso di formazione, sarà gratuito per i cardanesi che hanno perso il lavoro o sono in cassa integrazione. L'attenzione sarà rivolta alle donne con bassa qualifica professionale che hanno perso il lavoro
Sono alle prese con una crisi che tocca profondamente anche i loro bilanci, ma devono pensare anche a sostenere chi, tra i cittadini, ha perso il lavoro: è una sfida difficile quella che i Comuni si trovano ad affrontare in questi anni. A Cardano al Campo l’amministrazione comunale ha scelto di creare un percorso formativo per cercare di qualificare i lavoratori e le lavoratrici che si hanno perso l’occupazione o sono in cassa integrazione: hanno scelto di attivare un percorso formativo per assistente familiare, in collaborazione con Enaip Lombardia, l’ente di formazione delle Acli.
«Il corso è rivolto a cittadini cardanesi e non, con particolare attenzione alle donne che hanno perso il lavoro, che hanno una bassa qualifica e che hanno bisogno di trovare nuove competenze» spiega la vicesindaco e assessore alle pari opportunità Laura Prati. Il corso è a pagamento (240 euro), ma i residenti a Cardano che sono disoccupati, in mobilità o in cassa integrazione possono partecipare gratuitamente. La durata del corso è di 40 ore complessive, i docenti sono professionisti qualificati: si partirà – se si raggiunge il numero minimo di iscritti, pari a 15 – il 9 novembre e le lezioni continueranno fino a dicembre. Le iscrizioni si chiudono venerdì 28 ottobre. Al termine ci sarà una prova conclusiva e sarà rilasciata una certificazione delle competenze utile dunque anche per cercare occasioni lavorative. «Sul territorio – dice ancora l’assessore Prati – esiste questo tipo di bisogno da parte di famiglie con disabili e anziani che necessitano di un aiuto. Contemporaneamente abbiamo anche la necessità di aiutare le persone che hanno perso il lavoro: con questo percorso formativo cerchiamo di far incontrare due necessità».
La nuova iniziativa – promossa dall’assessorato alle pari opportunità – è una ulteriore mossa per cercare di venire incontro alle situazioni di difficoltà esistenti. Attraverso l’assessorato ai servizi sociali, infatti, sono stati attivati altri progetti, come quello per i tirocini in azienda per persone in difficoltà sociale: «Il Comune – spiega l’assessore ai servizi sociali Mario Biganzoli – si fa carico di una parte dei contributi, per permettere alle aziende di valutare le persone e offrire un’occasione lavorativa. Nel 2010 abbiamo attivato venti tirocini, nel 2011 quattro. Altri cinque saranno attivati di qui a fine anno». Altre forme di aiuto sono state rivolte invece alle persone che hanno perso il lavoro, anche mediante il sistema delle borse lavoro
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