Dormivano con i figli piccoli all’interno dell’ex Mostra del Tessile

In via Borri i cinque, tre uomini e due donne, tutti rumeni, senza documenti e senza fissa dimora, avevano creato un mini accampamento: con loro anche 3 minori di età compresa tra 3 e 1 anno

Dormivano con i figli piccoli all’interno dell’ex Mostra del Tessile di Castellanza. I carabinieri della Compagnia di Busto Arsizio hanno denunciato cinque stranieri per danneggiamento in concorso ed invasione di edifici. In via Borri i cinque, tre uomini e due donne, tutti rumeni, senza documenti e senza fissa dimora, avevano creato un mini accampamento. Dopo aver abbattuto un muro perimetrale, tutti originari della Romania, avevano costruito dentro la proprietà privata, quattro baracche di fortuna, dove vivevano in situazione di estremo degrado ed in pericolose condizioni igienico sanitarie. Con loro anche 3 minori di età compresa tra 3 e 1 anno, per i quali i carabinieri hanno interessato i servizi sociali. Gli stranieri hanno rifiutato la proposta avanzata dai servizi sociali per collocare in una comunità mamme e bambini, preferendo trovare ospitalità presso una parente in provincia di Milano.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 08 Ottobre 2011
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.