Fondazione in liquidazione, si pensa a dipendenti e fornitori
L'incarico di liquidare è stato affidato a Bruno Cisaro, già revisore dei conti. Diverse le ipotesi per i cinque lavoratori, tra cui il passaggio nelle file della fondazione che gestisce il Maga.
La Fondazione Culturale è ufficialmente in liquidazione: l’ingrato compito di chiudere la vicenda e trattare con i creditori sarà sulle spalle di Bruno Cisaro. L’attuale revisore dei conti (subentrato nell’inverno scorso al dimissionario Ugo Gaspari) è stato infatti indicato come liquidatore dell’ente di diritto privato che fino ad oggi ha gestito Teatro del Popolo e Teatro Condominio (nella foto). La seduta del Cda – a cui erano ammessi come uditori anche i rappresentanti del socio di maggioranza, il Comune di Gallarate – è stata piuttosto lunga, perché si è iniziato ad affrontare le questioni più importanti in gioco. Da un lato infatti c’è la necessità di tutelare in qualche modo i dipendenti (quattro donne e un uomo, un tecnico) che fino ad oggi hanno svolto incessantemente il loro lavoro, dall’altro c’è la preoccupazione di cercare di tutelare anche i creditori: l’esposizione è prevalentemente verso i fornitori, più che verso le banche e questo rende più urgente la necessità di chiarire i termini esatti della questione.
Quanto ai dipendenti, invece, sono ancora molte le strade in corso di valutazione: «Posso confermare che c’è la massima attenzione ai dipendenti, ma ancora non c’è una scelta sulla modalità per assicurare il mantenimento» dice l’assessore Sebastiano Nicosia, che sta analizzando la questione per conto del Comune. Una prima ipotesi riguarda la possibilità di cedere i dipendenti (almeno per un periodo) alla società esterna a cui con ogni probabilità ci si affiderà – mediante regolare gara pubblica – per la progettazione e l’organizzazione della prossima stagione. Certo non potranno essere presi in carico dal Comune, alle prese con ristrettezze di bilancio che non lasciano scampo. Altra via potrebbe essere invece il trasferimento nelle fila della Fondazione Zanella: l’idea di fondo è infatti che l’ente che gestisce il Maga potrebbe diventare il soggetto unico per la cultura a Gallarate. In fin dei conti sarebbe in qualche modo un ritorno alle origini, quando si pensava – prima dell’investimento sul Maga – che l’intera partita potesse essere affidata proprio alla Fondazione Culturale
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