I parcheggi a pagamento reggono la prova mercato
Una mattinata ordinata si è registrata in questo primo venerdì dall'entrata in vigore del piano parcheggi. Tra le bancarelle si è vista meno gente ma forse è colpa del clima
Gavirate supera l’esame del mercato. Il primo giorno di "pienone" nell’era dei parcheggi blu si è rivelato tranquillo e ordinato. L’area del "Vecchio Ottocento" era praticamente vuota, quella dell’Unes discretamente piena, le zone a disco orario esaurite ma non quelle più lontane e libere come il parcheggio nei pressi dell’auditorium. E pensare che si temeva il caos, con automobilisti indisciplinati, intenti a escogitare mille trucchi pur di non pagare senza rinunciare alla passeggiata tra le bancarelle.
In effetti, complice magari il tempo un po’ freddo, al mercato si è vista meno gente del solito: che sia stato il freddo o l’era dei parcomentri è ancora presto per giudicare.
Sta di fatto che per l’intera settimana, i posti a pagamento sono rimasti abbastanza vuoti. E ciò, nonostante non si sia registrato un aumento delle vetture in sosta in zone vietate o lontane.
Tra le bancarelle un po’ di mal di pancia per le soste a pagamento si è registrata, compensato, però, dalla soddisfazoni di quanti, venendo da fuori paese, hanno trovato posto con maggiore facilità proprio grazie al sistema che velocizza il ricambio.
E proprio su questa strada vuole proseguire l’amministrazione: « Ieri in giunta – spiega l’assessore Walter Sechi – abbiamo discusso e praticamente approvato completamente il documento dei commercianti che ci chiedono di rivedere anche la durata massima delle soste nelle zone disco. Dove attualmente è previsto un limite di 4 ore dovremmo abbassarlo per permettere un maggior turn over. Non toccheremo, però, la zona della stazione. In questi giorni, comunque, i nostri vigili stanno aiutando gli automobilisti a conoscere le novità e il nuovo sistema dei parcheggi. Abbiamo raccomandato loro di essere disponibili».
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