Il collettivo fa la differenza

Varese gioca di squadra, Montegranaro è troppo slegata. Mvp ad Hurtt ma in tanti giocano molto bene

LA CHIAVE – Che questa Varese non sia una squadra con una prima punta fissa, lo si sa fin dal principio. La Cimberio deve quindi affidarsi al collettivo per emergere e questa volta ci è riuscita perfettamente: evidente la differenza tra i biancorossi e la Fabi Shoes, gruppo con una panchina altrettanto ricca (anzi, forse di più) ma che oggi pare assai slegata. La squadra di Recalcati – uno che in queste situazioni sa bene cosa fare – distribuisce palloni e responsabilità, si aiuta in difesa, cerca sempre il canestro più semplice.

LA STATISTICA – Ce ne sono tante, e quasi tutte positive, a incorniciare la serata della Cimberio. Quella però più evidente riguarda il tiro da tre punti: Varese ne mette a segno ben 17 con otto diversi giocatori, su 27 tentativi complessivi. Una percentuale vicina al clamoroso (63%) che assicura ai biancorossi una bella fetta di successo. Sugli scudi Stipcevic (3/4), uno su uno per Garri e Ganeto.

L’AZIONE – In un terzo periodo in cui a un certo punto il bel basket è andato in soffitta, Varese è andata in leggera difficoltà soprattutto in attacco. A smuovere la squadra è stato Justin Hurtt: la giocata più importante è stata quella con stoppata in difesa e tripla in attacco, la più bella però è stata realizzata in collaborazione con Luca Garri. Verso la fine del periodo il pivot ha ricevuto spalle a canestro, fintato il tiro e passato la palla all’indietro verso la linea di fondo dove Hurtt ha ricevuto in corsa. Un volo a canestro completato da sottomano rovesciato a evitare la stoppata che ha “gasato” anche il più misurato dei tifosi.

MVP – Con una prova collettiva di questo tipo non è semplice scegliere un singolo giocatore. Ma visto che lo dobbiamo fare, prendiamo Justin HURTT un po’ perché finisce per essere il miglior marcatore, un po’ per incoraggiare ancora di più il giovane americano. A livello tattico è ancora rivedibile (difesa, presenza globale in campo…) ma con 19 punti in carniere non si può certo lamentarsi.

PAGELLIAMO – Hurtt 7,5 (vedi sopra); Stipcevic 7,5 (Difesa, attacco e 7 assist: bene bene); Ranniko 7 (Intelligenza applicata al basket: sa sempre cosa fare); Talts 7 (Sottocanestro c’è traffico? Lui si allontana e punisce); Diawara 6 (Provoca il primo break, poi litiga con il ferro e con i falli); Reati s.v.; Garri 7 (Presenza utile in attacco, stopper a centro area in difesa); Kangur 5 (Ok, non è al meglio, ma certe scelte sono comunque sbagliate); Ganeto 7 (Risponde presente: Recalcati gli fa i complimenti); Fajardo 7 (Quello dei giorni buoni: punisce i buchi della Fabi e si esalta quando volano spintoni).

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Pubblicato il 16 Ottobre 2011
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