L’Avis cittadina nell’anno del Volontariato

Il direttivo dell’associazione traccia un bilancio di quanto fatto durante il 2011, tra gazebo in piazza e attività varie

L’anno 2011 è stato votato dal Parlamento Europeo l’anno del Volontariato. L’AVIS Comunale di Uboldo nel far suo il pensiero del nostro Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, il quale ha voluto affermare che “Il Volontariato è una linfa vitale della nostra convivenza e costituisce un elemento caratterizzante della qualità della nostra democrazia .” è scesa in piazza :
-a Natale per raccogliere fondi a favore dell’Associazione Sentieri di Pace Sud-Sudan, una elargizione alla nostra Suor Caterina;
-a Pasqua ad offrire bonsai il cui ricavato è stato devoluto all’ANLAIDS, associazione che opera nel mondo per sconfiggere l’AIDS;
-alla Festa Mondiale del Donatore di Sangue, 14 giugno, si offrono ciliegie il cui contributo viene devoluto alla nostra Suor Rita che opera nell’Africa Centrale;
-il 2 ottobre in collaborazione dell’UNICEF, abbiamo offerto orchidee con l’intento di mobilitare risorse al soddisfacimento dei bisogni di base e delle opportunità di vita di ogni bambino.
 
L’anno del Volontariato lo abbiamo anticipato allestendo una vetrina della Farmacia Comunale, dove si è voluto simboleggiare il valore della Nascita di Gesù, l’inespresso senso di Amore, Valore, Impegno e Solidarietà; si è proseguiti in febbraio con l’incontro con ragazzi all’Oratorio, invitati a parlare di Volontariato in un seminario dedicato alla vocazione, alla chiamata; in maggio l’incontro con gli alunni delle V Elementari per diffondere il valore del gesto universale del dono; a giugno contribuiamo al Festival Corale la Fabbrica del Canto promosso dall’Associazione culturale Officine Musicali.
In ogni occasione l’AVIS ha voluto trasmettere i principi solidali, soprattutto nell’incontro con l’associazione Arcobaleno, che si fa carico di insegnare l’italiano a molti nostri concittadini che vengono dai paesi più diversi; abbiamo contribuito a potenziare la loro biblioteca , arricchendola di testi e letture facilitate, e migliorare e potenziare i supporti didattici. Abbiamo trasmesso il messaggio ad un’attenta platea eterogenea, significando che l’Avis e nell’Avis non vi è discriminazione di razza, sesso, religione, lingua, nazionalità, ideologia politica, esclusa qualsiasi fine di lucro e si persegue finalità di solidarietà umana; far parte dell’Avis può essere una via per un’integrazione totale, di sentirsi partecipi ed un senso profondo di appartenenza al tessuto della comunità.
 
Innegabile una differenza nella colorazione dell’epidermide, differenti culture, diversità di linguaggi o modi di essere, talvolta apparentemente distanti, di contro bisogna essere consapevoli che esiste un legame fra tutti i popoli, una indiscutibile verità: un liquido rossastro un po’ appiccicoso che scorre in ognuno di noi, un filo che annulla le diversità che è il sangue.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Ottobre 2011
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