La “casa delle mamme e dei bambini”

L'associazione "Lalabà" ha aperto uno spazio insolito: una vecchia corte ospita stanze colorate, giochi e decorazioni con materiali di riciclo. Qui giocano i bambini e le mamme s'incontrano per condividere esperienze e lavori quotidiani

Una casa fatta di materiali riciclati, fatta per incontrarsi, parlare, stare insieme e giocare. Nasce così “Lalabà”, neonata associazione culturale e di promozione sociale no profit, che a pochi mesi dall’inaugurazione supera già il centinaio di iscritti e che per la sua originale creatività è stata scelta dagli organizzatori di Mexpo Winter per gestire i laboratori per bambini della campionaria che occuperà i padiglioni di Malpensafiere a fine novembre.
 Risultati che confermano la bontà della formula, basata sull’operatività e sulla condivisione: «Teniamo molto a far capire ai nostri soci che nella nostra sede di via Libertà 25 si entra per ricevere, ma anche per fare e per dare – spiega la presidente Lara Brufatto -. Così, banalmente, se si vuole un caffè, è inutile aspettare che qualcuno lo serva. Come in una casa, si va in cucina e si prepara la moka. E poi si lavano pure le tazzine».

Il messaggio è chiaro fin dal primo approccio. Fisicamente “Lalabà” si presenta come una tipica casa lombarda di ringhiera. Dall’ampio salone in parquet del piano terra una scala in pietra conduce al piano superiore, dove si trova il salottino, il bagno, la nursery e la cucina. All’esterno non mancano il cortile e un piccolo giardinetto. Un vero e proprio spazio domestico, insomma, dove la parola d’ordine è riciclo. L’appendiabiti è una vecchia scala a pioli di legno, il piano della cucina è composto da pannelli da cantiere, il tavolo e le sedie, una diversa dall’altra, sono stati recuperati da solai e rigattieri. Qui gli scarti di un’impresa tessile hanno conosciuto una seconda vita come addobbi per una festa e si sono trasformati in tanti coni colorati appesi a fili elettrici. Anche i laboratori del “Lalabà” sfruttano chincaglierie riesumate dalle cantine, dai depositi delle aziende, dai magazzini dei negozi.

Del resto è proprio la creatività ad aver acceso la prima scintilla della “Casa del Fare”: «L’idea è nata dall’incontro di alcune mamme i cui figli frequentavano l’asilo parrocchiale di Premezzo – spiega la presidente -. Avendo scoperto di avere una passione comune per i ‘lavoretti’, abbiamo deciso di cercare un luogo dove dare sfogo alla nostra fantasia e, al contempo, badare ai nostri figli. Perciò ci siamo orientate alla ricerca di una casa, uno spazio comune dove ritrovarci e accogliere altre mamme con bambini».

Dopo aver individuato la sede opportuna e averla ristrutturata, nel marzo scorso “Lalabà” ha aperto le porte, offrendosi soprattutto come location per feste, laboratori creativi e spazio gioco dei bambini della scuola dell’infanzia nel periodo estivo. Ora, con l’inizio del nuovo anno scolastico, ai volontari della prim’ora si sono affiancati alcuni professionisti e l’associazione è pronta ad entrare nello specifico della propria missione con una serie di proposte interessanti: «Una della più originali è ‘Stirando, cantando, chiacchierando’ – esordisce la psicologa Silvia Crespi, membro del consiglio direttivo di “Lalabà” -. Invitiamo le donne a trasformare un momento generalmente noioso e solitario, come quello dello stirare i panni, in un’occasione di incontro. Noi mettiamo a disposizione gli assi da stiro, loro porteranno con sé ferro e cesta del bucato. Oltre alle chiacchiere spontanee, faremo spazio a riflessioni guidate a partire da un brano, un libro, una canzone che, a turno, ciascuna delle partecipanti condividerà con le altre».

La dottoressa Crespi è anche autrice, con Romeo Barbieri, del progetto “Emozioni in festa”: «Abbiamo tracciato un percorso annuale che, prendendo spunto dalle varie festività del calendario, analizza le emozioni che esse suscitano. Ottobre, per esempio, è dedicato ad Halloween e alla paura – spiega la psicologa -. Il sabato mattina i bambini insieme ai loro genitori partecipano a laboratori creativi sul tema della prossima ricorrenza e dell’emozione corrispondente. Ogni ciclo si chiude con una festa a tema, dove i bambini esibiscono il frutto del loro lavoro, mentre alle mamme e ai papà si propone un incontro in cui vengono guidati a confrontarsi sullo stesso argomento».

In parallelo con “Emozioni in festa” e sulla traccia degli stati d’animo oggetto del percorso, si svolgeranno anche cicli di psicomotricità rivolti ai bambini della scuola dell’infanzia e della prima e seconda classe della primaria. Inoltre è in cantiere la realizzazione di un laboratorio musicale, in cui si parlerà il linguaggio delle emozioni attraverso il “dialogo sonoro” prodotto dai bambini con materiali grezzi. Tra le proposte di “Lalabà” ci sono anche lo spazio gioco del martedì e del giovedì mattina gestito dalla volontaria Veronica Nieddu e rivolto ai piccoli dagli zero ai tre anni, sessioni di naturopatia e un corso di yoga per bambini e adulti, che si alternano a lezione mentre una mamma, a turno, vi rinuncia per accudire i piccoli, secondo la logica del mutuo aiuto che impronta l’associazione. Ovviamente “Lalabà” è sempre pronta ad offrire i suoi spazi per feste e pigiama party e per accogliere le idee di volontari che abbiano voglia di spendere le loro capacità al servizio di tutti. C’è già qualche nonna che si è proposta per il giardinaggio e per laboratori di cucina. «Resta fondamentale l’aspetto di accoglienza umana e l’intento di essere un punto di condivisione e sostegno per diverse tipologie familiari, come quelle adottive, affidatarie, con genitori separati o con figli disabili. Il tutto anche attraverso strumenti leggeri e semplici come la narrazione, la creatività, il baratto, una merenda o un gioco», conclude la presidente.

Chi volesse ottenere maggiori informazioni può visitare “La Casa del Fare” il martedì, il giovedì e il sabato mattina, telefonare al 3773210827 o consultare il blog: Amicilalaba.blogspot.com.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Ottobre 2011
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