Lo spettacolo delle stelle cadenti d’autunno

Sabato sera spettacolo di “draconidi” nei cieli del varesotto. Secondo il Gat si sono viste anche 500 meteore in un’ora

Le Draconidi non hanno deluso! È stato un grande spettacolo nonostante il chiarore della Luna. Le Draconidi sono meteore (‘stelle cadenti’) prodotte ogni anno nella notte dell’ 8 Ottobre dal passaggio della Terra dentro i detriti lasciati nello spazio dalla cometa Giabobini-Zinner. Normalmente si tratta di poche meteore all’ora. Ma quest’anno la situazione era speciale. I calcoli dicevano che la Terra si sarebbe scontrata in pieno con una nuvola di detriti emessi dalla cometa più di un secolo fa e che questo sarebbe avvenuto attorno alle 22 di Sabato scorso.

Gli studiosi del Gruppo Astronomico Tradatese non potevano lasciarsi scappare un evento rarissimo, che si verificò l’ ultima volta nel 1945. Quando una cosa capita una volta nella vita la mobilitazione di chi si occupa di fenomeni celesti deve essere totale. E così è stato. «Era da un anno che avevamo lanciato l’allarme. Tutti i nostri soci erano attivati – spiega Cesare Guaita, presidente del GAT -. Ebbene ne valeva assolutamente la pena. La pioggia di Draconidi c’è stata veramente ed è stata emozionante e molto suggestiva. Perché quando nel cielo le cose si vedono direttamente con i propri occhi, acquistano un valore tutto particolare. Incredibilmente il massimo di meteore si è verificato quasi esattamente all’ora prevista, cioè a cavallo delle 22-22,10. Il GAT aveva distribuito osservatori visuali e fotografici un po’ in tutta la Provincia, per neutralizzare eventuali condizioni meteorologiche sfavorevoli. In realtà le condizioni climatiche (grazie al vento!) sono state quasi perfette ovunque.

“Bastava mettersi un po’ al riparo dal chiarore della Luna e guardare a 45° di altezza tra la Lira e l’ Orsa Maggiore dove si colloca la testa del Drago, per vedere schizzare, dalle 20,30 (ora in cui si è fatto buio) alle 22,30 decine e decine di meteore. Alcuni come Lorenzo Comolli e Franco Martegani hanno scelto siti sufficientemente protetti da Luna e inquinamento luminoso a Tradate. Altri come Piermario Ardizio e Barbara Boselli hanno preferito i cieli bui di Besozzo. Altri ancora come Cesare ed Anna Guaita, M.Clelia Rusconi, Rosy Barbati, Giuseppe Merlino hanno deciso di scegliere un sito assolutamente ottimale, come il Monte Lema, in Val Dumentina dove l’inquinamento luminoso è praticamente assente. Per tutti lo spettacolo è stato bellissimo.

“Ci ha incuriosito il fatto che le Draconidi più luminose ( un 10% rispetto al totale) – aggiunge Cesare Guaita- lasciavano scie tricolori, inizialmente verdi, al centro bianche, alla fine rosse. Non si tratta di un tributo al 150° dell’ Unità d’Italia…. Semplicemente queste meteore sono molto LENTE, quindi entrano in atmosfera abbastanza calde (verde), hanno il tempo di diventare incandescenti (bianche) ed anche il tempo di raffreddarsi strada facendo (rosse).” In corrispondenza del massimo (21,50-22,10) schizzavano visualmente anche 3-4 meteore al minuto. Va però aggiunto che, considerando il disturbo lunare, le meteore dovevano essere sicuramente molte di più.

“Le prime stime dell’ IMO, l’ Ente mondiale che raccoglie i dati delle meteore (a cui L. Comolli ha provveduto ad inviare i conteggi da Tradate), parlano di un tasso in condizioni ottimali di circa 500 meteore /ora nel momento del massimo. Anche questo dato è impressionante perché molto vicino alle stime che erano state fatte nelle settimane precedenti.”
È proprio il caso di dire che con le Draconidi 2011 la scienza delle meteore, prima aleatoria ed episodica, è diventata adulta. Lunedì 10 Ottobre (questa sera), poco prima della annunciata conferenza sui supertelescopi del 3° millennio, il GAT ha già programmato una presentazione pubblica dei primi risultati ottenuti, comprese alcune bellissime immagini.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Ottobre 2011
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