Nella maxi tenda degli operai, tra speranze e solidarietà

Prosegue la protesta dei 130 dipendenti della Ims: ancora nessuna notizia degli stipendi, nonostante le promesse della proprietà. Attesa per una possibile risposta di Vasco Rossi e altri artisti

La pioggia non ferma la protesta dei 130 lavoratori della Ims di Caronno Pertusella. Nonostante l’accordo raggiunto tra proprietà e sindacati nella notte tra veberdì e sabato, gli stipendi di settembre non sono ancora giunti sui conti correnti dei dipendenti. La protesta, assicurano i lavoratori, continuerà.
È scritto anche su un foglio appeso all’interno del maxi tendone fornito dagli Alpini; foglio fornito dalla proprietà con l’elenco dei nomi di coloro che potranno rientrare al lavoro, circa una trentina di persone del reparto logistico. In fondo al foglio, scritto a mano, una semplice frase che dice tutto: “Prima i piccioli”.

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La notte scorsa si sono fermate una decina di persone, per far sapere che il presidio e il blocco dell’ingresso della ditta andranno avanti giorno e notte. Durante la notte è passato anche l’assessore provinciale Alessandro Fagioli che ha firmato il "libro delle visite" istituito dai lavoratori e posizionato di fianco alla scatola per le offerte, aiuti economici per permettere al presidio di proseguire
Martedì mattina nel tendone ci sono anche dei bambini; gli operai hanno portato le famiglie già da giorni: «Aspetteremo fino a quando sarà necessario» fanno sapere. Si sono attrezzati bene: il tendone ha anche un fornello per preparare il caffè e scaldare da mangiare, ci sono delle sdraio e delle panchine dove sedersi.

Fuori, proprio davanti all’ingresso della dittà, c’è ancora la struttura in muratura dove vengono bruciati legna e bancali. Per scaldarsi, per togliersi dalle ossa un po’ di umidità. Ma gli Alpini non sono gli unici ad aver dimostrato solidarietà ai lavoratori: nei giorni scorsi anche la Croce Rossa ha fornito le coperte, il sindaco Loris Bonfanti ha dato il gazebo iniziale, e a breve arriveranno anche un po’ di viveri dai dipendenti della vicina azienda Riva Acciaio. «Sono in molti a farci sentire la loro vicinanza – racconta Luigi Maiocchi della rappresentanza sindacale della Ims -. Questo ci fa andare avanti nella nostra lotta, ora speriamo che anche altri rispondano al nostro appello, oltre a Vasco Rossi, anche tutti quegli artisti per cui abbiamo lavorato in questi anni. Noi sicuramente proseguiremo nella nostra protesta, vogliamo gli stipendi e lottare per il posto di lavoro che abbiamo contribuito a far crescere».

Intanto anche l’amministrazione comunale si sta organizzando per effettuare un consiglio comunale aperto alla cittadinanza e che dovrebbe svolgersi nella serata di giovedì.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Ottobre 2011
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