Numeri del MAGa sotto osservazione. “Ma non svilite il nostro lavoro”

Le mostre sono tutte in perdita, ma si cerca di mettere in pareggio la gestione e di usare al meglio i dipendenti del museo. E il presidente Crespi si "sfoga" davanti alla commissione cultura

Gli occhi sono oggi puntati sul crac della Fondazione Culturale, ma l’attenzione è alta anche sul MAGa: sui progetti scientifici e museali sì, ma anche sui conti, che mostrano secche perdite sullemostre, mentre si lavora per ottenere il pieno pareggio sulla gestione ordinaria. «Percepisco la tentazione di valutare il museo dal punto di vista esclusivamente economico e la voglia di liquidare il nostro lavoro in modo a tratti semplicistico» si è sfogato Angelo Crespi, il presidente della Fondazione Zanella che gestisce il museo, che ha accusato anche le persone «che non partecipano neanche alle attività, compresi i giornalisti».  Crespi, insieme alla direttrice Emma Zanella, ha presentato il lavoro che il personale sta facendo per limare i costi e portare in pareggio la gestione della struttura e del progetto culturale. Il passivo si concentra soprattutto nei conti delle mostre, che rimangono in rosso e non di poco: la mostra inaugurale di Modigliani è costata 922mila euro, ne ha incassati 665mila, con quasi 260mila euro di perdita. La mostra della Fondazione Consolandi – che pure è stata molto apprezzata nel dibattito culturale (sui giornali si parlò d un’occasione persa per Milano, a favore di Gallarate) – ha chiuso con un passivo di 45mila euro.

I conti delle mostre non preoccupano i vertici del MAGa (si parte dalla considerazione che sono sempre in perdita, se prese da sole), mentre si punta sull’equilibrio della gestione nel suo complesso: se oggi sono stati usati 550mila euro su 700mila del fondo di dotazione, Crespi ha parlato di «pareggio per il 2011 e di una previsione di limitato utile nel 2012». Come? Con una «forte azione di contenimento dei costi», iniziata già da settori come ad esempio la sorveglianza, che era in parte gestita da risorse esterne e che invece è stata riportata in gestione pressoché diretta usando il personale interno (una ventina i dipendenti). Grande attenzione, poi, è rivolta ai bandi di finanziamento: la mostra "Performazioni" – attualmente in corso – è finanziata tutta con fondi Interreg, altri fondi Interreg porteranno 124mila euro per il 2012, 70mila euro di altro finanziamento esterno verranno per il Premio Città di Gallarate.

In attesa di un’analisi più precisa dei numeri di bilancio, anche l’assessore alla cultura Sebastiano Nicosia ha chiarito che c’è «totale apprezzamento per una reltà che riteniamo d’eccellenza»e ha anche chiesto uno sforzo per rimanere nei binari del contributo comunale e di inserimento nel progetto di «un polo culturale che sappia fare maggiormente sintesi a livelllo locale», senza però rinchiudersi in confini provinciali.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Ottobre 2011
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