Pd: “La Varese-Como-Lecco non è equivalente alla tangenziale di Como”

Luca Gaffuri, capogruppo del PD in Consiglio Regionale, interviene sulle vicende che hanno contraddistinto l’ultima riunione del Collegio di Vigilanza di Pedemontana

«Carte alla mano mi sembra che la tangenziale di Como, complessiva di primo e secondo lotto, non corrisponda affatto come tracciato, nonché come impatto sul territorio, allo studio di fattibilità sull’ipotetica autostrada Varese-Como-Lecco». Così Luca Gaffuri, capogruppo del PD in Consiglio Regionale, interviene sulle vicende che hanno contraddistinto l’ultima riunione del Collegio di Vigilanza di Pedemontana «nel corso della quale – continua Gaffuri -, praticamente, si è deciso di non realizzare i secondi lotti delle tangenziali di Como e Varese. Forse è proprio per questo che tutte le comunità del comasco, con le sole eccezioni di Cantù e Como, unici due grandi centri favorevoli perché guidati da PDL e Lega Nord, hanno finora vivacemente protestato manifestando in più occasioni la propria avversione a questo progetto».
Tema centrale della questione sono le risorse economiche necessarie. «È vero che il secondo lotto della tangenziale di Como presenta una spesa consistente, ma sono anni che chiediamo effettivamente che ci sia spiegato nel dettaglio il perché di questo incremento di spesa, cifra per cifra, documento per documento. Invece abbiamo sempre ricevuto risposte evasive e generaliste ovvero che tutto è da imputare alla natura del sottosuolo tra Como e Montorfano. Mi sembra che non ci sia mai stata voglia di approfondire la questione di trovare una soluzione equa dal punto di vista finanziario».
Gaffuri non manca di stigmatizzare le ultime dichiarazioni dell’assessore alla Mobilità di Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, sul fatto che comunque il secondo lotto della tangenziale sarà assicurato dalla realizzazione della nuova autostrada da Varese a Lecco. «Mi sembra che già da un po’ di tempo l’assessore abbia scambiato il secondo lotto della tangenziale, inserita nel sistema viabilistico di Pedemontana, con il progetto di quest’autostrada. Usa queste due opere come fossero interscambiabili, ma non mi sembra proprio che lo siano. Infatti l’una è in corso di realizzazione; la seconda, per ora, è sulla carta ed è già oggetto di una popolare avversione perché mette a repentaglio le ultime aree verdi del territorio lariano, interessato all’80% dal tracciato. Ma, come per la tangenziale che i comaschi richiedono con vigore, sembra che la voce della popolazione non sia importante o sia solo un dettaglio facilmente trascurabile. Como ha bisogno di una tangenziale, attesa da quasi mezzo secolo, non di un nuovo tracciato autostradale che, mi viene da pensare, sarebbe utile soprattutto all’assessore Raffaele Cattaneo cosicché da Varese possa andare più rapidamente a trovare il presidente Roberto Formigoni sull’altro ramo del Lario».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Ottobre 2011
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