Si conservano a Varese i ricordi della Casa della Cultura di Milano
Prima l'archivio di Giulio Preti, ora quello - segreto, e basato su lettere alla sua compagna - di Antonio Banfi. All'Università dell'Insubria stanno arrivando le storie di chi ha fondato, con la Scuola di Milano quella realtà
C’erano il sindaco Attilio Fontana e il rettore dell’università dell’Insubria Renzo Dionigi
all’inaugurazione, nell’aula magna dell’università dell’Insubria a Varese, del convegno internazionale “Sul bios theoretikós di Giulio Preti. Problemi aperti e nuove prospettive del razionalismo critico europeo e lombardo alla luce dell’Archivio inedito del filosofo pavese”.
C’erano però anche centinaia di studenti delle scuole superiori varesine a seguire il convegno organizzato dal centro internazionale insubrico Carlo Cattaneo e Giulio Preti, il cui direttore, Fabio Minazzi, faceva da padrone di casa.
Un incontro che innanzitutto inquadra, nell’anno del centenario della sua nascita e con l’aiuto di ben 42 studiosi, la figura del filosofo pavese che ha fatto parte dello straordinario gruppo della casa della cultura di Milano insieme ai fondatori Antonio Banfi ed Elio Vittorini: con a corollario una pregevole seppur piccola mostra a lui dedicata, con scritti, epigrammi e persino la sua borsa da lavoro, allestita nei locali della chiesa del collegio Sant’Ambrogio. Ma che ha inoltre anticipato l’attribuzione al centro insubrico dell’archivio personale, privato e “segreto” proprio del filosofo Antonio Banfi, fondatore della Casa della Cultura: 5.000 lettere inedite che ne tracciano una particolarissima biografia: «Si tratta infatti di lettere d’amore alla sua compagna – spiega Fabio Minazzi, che ha ricevuto il carteggio segreto dal nipote Antonio – gliene scriveva anche tre al giorno, inviandole una relazione dettagliatissima di ciò che faceva, anche all’estero. Il che un po’ ci fa vergognare come compagni di vita, ma ci ha consentito di avere straordinari particolari delle sue relazioni con gli altri filosofi».
Insieme all’archivio del filosofo pavese, l’archivio personale di Banfi fa così diventare il “centro Internazionale Insubrico Carlo Cattaneo’e ‘Giulio Preti’ per la filosofia, l’epistemologia, le scienze cognitive e la storia della scienza e delle tecniche”, un davvero interessantissimo collettore delle biografie intellettuali di una importante parte della “scuola di Milano”.
Un legame tra la cultura di sinistra del dopoguerra nella "capitale morale d’Italia" e l’università di Varese insospettato e insospettabile, che verrà sancito oltre che dalla consegna degli archivi anche dall‘intitolazione di una delle vie all’interno del parco di villa Toeplitz a Varese (inaugurazione sabato 29 ottobre 2011, ore 9): ad annunciarlo è stato, nel corso del convegno, lo stesso sindaco di Varese Fontana.
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