Studenti lombardi, promossi ma non brillanti

Sul sito del Ministero pubblicati i dati relativi all'andamento della scuola: i voti dell'Esame di Stato e di terza media, le percentuali di promossi, bocciati, il numero dei docenti di ruolo e precari

Studenti impegnati con l'esame di maturità“Tutti fuori, ma senza brillare”. Potrebbe essere stata la filosofia diffusa tra i commissari dell’ultimo esame di maturità. Il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato i dati relativi all’andamento dell’Esame svolto nel giugno scorso. I diplomati sono stati il 99,2% , contro il 98,4% dell’anno precedente e il 98,3% del 2008/2009. Il trend dell’ultimo quinquennio parla, comunque, di prestazioni sempre migliori: nel 2006-2007 i promossi furono il 97,8%.
Il fatto, però, non è che i ragazzi siano più preparati ma che lo scrutinio con l’ammissione all’esame fa la vera scrematura: nell’ultimo anno i non ammessi sono stati il 5,3% dei candidati, contro il 3,9% del 2007 e il 4,3% del 2008.

In questa statistica, gli studenti lombardi si collocano sotto la media nazionale con il 98,9% dei promossi e il 94,5% degli ammessi. Lo scorso anno furono il 93,9% gli ammessi e i promossi il 98,3%. Nel 2006, anno dell’ammissione diretta senza scrutinio, i bocciati al termine della maturità furono il 4,3% degli studenti.

I ragazzi più preparati, stando al voto finale, sono sicuramente quelli calabri. Ben l’1,5% dei diplomati ha ottenuto la lode e , l’8,2 il massimo dei voti. Seguono quelli umbri e marchigiani: tra i primi ha ottenuto la lode l’1,5% e il 7% il voto massimo. Nelle Marche la lode è andata all’1,3% dei candidati mentre 100 è stato assegnato al 7,2%.
Le prestazioni dei lombardi sono abbastanza sotto tono: ultimi della lista per quanto riguarda l’eccellenza ( solo 280 ragazzi, lo 0,4%, ha avuto la lode e il 3,9% il 100), la maggior parte ha avuto un voto tra 61 e 80 ( tra 61 e 70 il 35,2% dei maturandi, tra 71 e 80 il 29%).  In compenso ben il 10,5% dei candidati se l’è cavata con il classico 60, una percentuale sopra la media nazionale (10%), dietro a Campania ( 12,4%), Lazio (11,6%), Basilicata (11,2%), Molise (11,2%), Sicilia (11,5).

« È da anni che leggiamo questi risultati – commenta l’ex preside ora in pensione Vittorio Fabricatore – il fatto è che la maturità è una nebulosa, poggia su valutazioni soggettive e non su dati oggettivi. Bisognerà attendere i risultati della prova unica Invalsi, per avere un quadro più preciso. Il giudizio è un lavoro collegiale, legato a diversi fattori, quindi ritengo che quei voti non si discostino più di tanto dalla realtà. E comunque, i ragazzi devono sempre impegnarsi per aspirare all’eccellenza»

Tra i dati forniti dal Miur anche l’andamento, solo nazionale, degli altri studenti del ciclo superiore: i ragazzi ammessi all’anno successivo a giugno sono stati il 61%, contro il 59% dello scorso anno. I non ammessi sono stati l’11,6% ( furono il 13,3% nel 2010) e quelli rimandati a settembre ( correttamente “con giudizio sospeso”) sono stati il 27,4%. Gli esami a settembre hanno sorriso all’86,8% dei candidati. Tra i bocciati a giugno, un capitolo a sé merita l’insufficienza per merito : ben lo 0,5% non è stato ammesso a causa del comportamento. Una bocciatura che ha riguardato soprattutto gli istituti professionali (1,4%) e i ragazzi del primo anno.

Abbastanza stazionario, infine, l’andamento dei ragazzi nei tre anni di media. La percentuale degli ammessi è stato del 94,8% al primo anno e del 95,8% del secondo. In terza, gli ammessi all’esame sono stati il 95,6% con il 99,6% dei promossi.

Come ultimo dato di riflessione sulla scuola, il Miur indica il personale docente impegnato nelle scuole. Tra il 2006 e il 2011, il numero dei professori si è ridotto:
dagli 851.732 di cinque anni fa si è arrivati agli attuali 778.736. Di questi, sono impegnati a tempo determinato 115.753 docenti ( contro i 152.375 del 2006). In termini percentuali, il popolo dei professori precari rappresenta oggi il 14,9% del totale contro il 17,9% di cinque anni fa. 

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Pubblicato il 11 Ottobre 2011
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