Truffa due volte la stessa persona, in manette professionista del “pacco”
La vittima l'ha riconosciuto perché ci era già cascata l'anno scorso. L'uomo vendeva collane e bracciale spacciandoli per gioielli in oro
Tenta di truffare dopo un anno la stessa persona e finisce in manette. È successo ieri, giovedì, a Varese in zona piazzale Kennedy. Intorno alle 13.30 un cittadino di origine rumena ha allertato la polizia: agli agenti ha dichiarato di aver appena rischiato di subire una truffa da parte di un cittadino africano che voleva vendergli degli oggetti dichiarati d’oro.
Ma il truffatore questa volta è stato beffato dal destino, perché ha avvicinato la stessa persona che aveva truffato un anno prima con la medesima tecnica. L’uomo si aggirava per i banchi del mercato in cerca di “polli”: trovata la persona giusta le si avvicinava e, a bassa voce, con fare misterioso, le mostrava il “gioiello”, dimostrandone l’autenticità ponendolo sulla fiammella di un accendino.
La malcapitata vittima del precedente “bidone” si era accorta troppo tardi della truffa subita e, per la rabbia, aveva gettato il monile pagato 50 euro e aveva rinunciato a sporgere denuncia.
Ma dopo la delusione dell’anno predente per il raggiro subito, la “vittima” aveva ben in mente il volto del truffatore.
Gli agenti sono quindi intervenuti e hanno fermato e identificato W.M., cittadino senegalese di 30 anni, irregolare sul Territorio Nazionale e residente a Novara: in seguito alla perquisizione sono state rivenute sei collanine e sei braccialetti, in metallo dorato, racchiuse in confezioni di cellophane per la vendita ed una collanina non confezionata utilizzata per la dimostrazione di autenticità, nonché circa 320 euro in banconote di vario taglio. Gli oggetti sequestrati sono risultati contraffatti in maniera assai abile e professionale, tanto è vero che è stato possibile escluderne la reale fabbricazione in oro solo dopo avere effettuato in una gioielleria un test chimico con degli acidi. Sui monili era inoltre impressa una imitazione del sigillo attestante che il gioiello fosse d’oro.
Dai controlli effettuati, è emerso che l’uomo di origine senegalese è un truffatore di professione, con numerosi precedenti penali per reati di frode commessi a Varese, Gallarate, Igea Marina, Verbania, Venezia e Trieste.
Gli operatori hanno sequestrato la merce ed il denaro ed hanno arrestato l’uomo per tentata truffa aggravata e introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi.
Nei confronti del professionista del “pacco” è stata inoltre emessa la misura di prevenzione del foglio di via, con divieto di ritorno nel Comune di Varese per tre anni. L’uomo è stato infine deferito in stato di libertà per il reato di ricettazione.
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