“Franco Ossola” stregato: il Varese cade anche con il Bari

Biancorossi senza vittorie in casa da cinque partite: i pugliesi passano con reti di Caputo e Stoian (0-2) nella peggior partita dell'era Maran

Il peggior Varese dell’era Maran prende una scoppola interna contro il Bari (0-2) e vede così più lontana la zona alta della classifica. Nulla di drammatico, sia chiaro, ma al “Franco Ossola” si vive la classica sensazione del risveglio dopo il bel sogno di Genova, proprio quello che Maran aveva chiesto di evitare. Un risveglio con ancora gli occhi pesanti e le gambe molli visto che i biancorossi sono apparsi lenti e imballati, con pochi guizzi ma senza un minimo di continuità. Difficile salvare qualcuno da una prestazione simile a parte Bressan, che di mano o di piede ha evitato guai peggiori. Per il resto solo Nadarevic e in parte Grillo e Terlizzi hanno evitato di affondare mentre Figliomeni e Kurtic sono bocciati in pieno, sia per lo scarso apporto alla causa, sia per alcuni errori gravi. Con quella di oggi sono cinque le partite senza vittorie del Varese sul terreno di casa e, a differenza di altre volte, anche a livello di gioco la squadra non è stata all’altezza. Un campanello d’allarme importante alla vigilia di una trasferta su un campo caldo, quello di Crotone. Una sconfitta che certo non pregiudica il cammino ma che deve servire a dare la scossa anche tra le mura amiche, visto che in trasferta fino a ora i biancorossi hanno tenuto un ritmo sostenuto.
 
COLPO D’OCCHIO – Discreto numero di spettatori a Masnago dove si gioca la prima di ritorno con un’avversaria di prestigio come il Bari, lo scorso anno in A. All’andata fu 0-0 con buona prova della squadra allora di Carbone. Sugli spalti la coreografia della curva ma anche due striscioni nei distinti ricordano Cristiano Sole, il tifoso di cui in mattinata si sono celebrati i funerali. A lui e ai defunti del naufragio all’Isola del Giglio è stato dedicato un minuto di silenzio.
 
CALCIO D’INIZIO – Peppe Figliomeni (foto) vince il ballottaggio con Camisa per affiancare Terlizzi orfano dello squalificato Troest. Il capitano è così Neto Pereira che gioca in avanti con Cellini visto l’infortunio di Martinetti; va in panchina il neo acquisto Pettinari.
Problemi in difesa per Torrente che oltre allo squalificato Polenta deve rinunciare all’ultimo momento all’ex Dos Santos a causa di un risentimento muscolare.
 
IL PRIMO TEMPO – Un gol subito, una traversa colpita dagli avversari, i mediani ammoniti e poche idee, pure piuttosto confuse. Il bilancio del Varese nei primi 45’ è negativo contro un Bari bravo soprattutto a chiudersi e prendere fiducia dal centrocampo in su.
Si mette subito male per i biancorossi che dopo un paio di timidi tentativi si vedono infilare la rete dello 0-1. E’ l’8’ e a festeggiare è Caputo: la punta approfitta di un intervento sbagliato di Figliomeni che cerca di rinviare una prima conclusione ma ridà palla al barese il cui successivo diagonale non dà scampo a Bressan.
Il Varese ci mette qualche minuto ad assorbire la botta e al 14’ ci prova con un passaggio filtrante di Nadarevic per Cellini, anticipato di piede in uscita da Lamanna. La squadra di Maran però non riesce a disegnare un’azione manovrata e non è un caso se solo con un calcio piazzato Zecchin riesce a mandare pallone nell’area dei pugliesi: Pucino si libera ma non riesce a dar forza alla deviazione. Il Bari allora prende coraggio, approfitta di un altro sbandamento della retroguardia lombarda e con una bella azione porta al tiro Scavone a cui risponde Bressan d’istinto. Zecchin trova un pizzico di ispirazione al 22’, sfonda a sinistra e serve Cellini che colpisce d’esterno però trova pronto il portiere.
Ma è di nuovo il Bari, che gioca a viso aperto, a sfiorare la rete: secondo errore grave di Figliomeni che lascia un pallone a Stoian e il rumeno è bravo a inventare una palombella che si stampa sulla traversa. Il Varese talvolta si distende, pur senza dare troppo dinamismo all’azione: in una di queste sortite è Cellini ad andare vicino al gol: bel suggerimento di Nadarevic dal fondo con deviazione di testa dell’attaccante che attraversa l’area piccola ma si spegne non lontano dal palo.
 
LA RIPRESA – Maran ricomincia con De Luca al posto di Cellini, per altro il meno colpevole dello scialbo primo tempo. Il Varese nei primi minuti mostra un piglio più volitivo e dopo pochi istanti protesta per una trattenuta in area di Ceppitelli su Neto (intervento parso davvero al limite). Il brasiliano si vivacizza e al 7’ serve De Luca, il cui diagonale in velocità sfiora il palo per una questione di centimetri.
Il Bari, fino a lì passivo, consolida le proprie convinzioni a addirittura si divora una clamorosa occasione per fare il bis al 12’. Forestieri serve Stoian: il suo passaggio al centro elude Bressan ma Caputo, solo e con la porta spalancata, tocca incredibilmente fuori. Al 18’ Maran gioca la carta Carrozza, togliendo uno Zecchin poco incisivo e l’esterno è subito propositivo con un bel passaggio a De Luca. Pochi istanti dopo però il tecnico biancorosso viene espulso per proteste dopo un fuorigioco di rientro che evita al Bari un grattacapo. Dalla parte opposta nuova dabbenaggine, stavolta di Kurtic, che di testa serve Forestieri: ci vuole un grande Bressan per disinnescare il sue destro teso.
Dopo qualche momento senza sussulti è di nuovo Carrozza a ispirare il Varese: prima serve Neto rimpallato dentro l’area al momento della battuta, poi prova un diagonale su cui si avventa De Luca che per poco non riesce a deviare in gol.
Troppo poco, e allora il Bari riprende in mano il coraggio, si spinge in avanti e al 32’ raddoppia. A segnare stavolta è Stoian dopo che il solito Bressan ha detto “no” da campione a un tiro scagliato da capitan Donati: il rumeno trova il diagonale giusto da sinistra e va a festeggiare sotto i suoi tifosi.
L’esordio di Pettinari non arriva quindi nel momento più agevole nonostante per qualche minuto il Varese alzi la pressione. Un fuoco di paglia perché è sull’altro lato che arrivano le ultime occasioni, con di nuovo Bressan a salvare la baracca su Stoian e De Falco – appena entrato – che da due passi vanifica un gran dribbling sul fondo del 21enne rumeno, vero “uomo del match”.
 

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Pubblicato il 14 Gennaio 2012
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