Il piantone è malato, una “task force” per salvarlo

Potrebbe essere stato attaccato dalla temibile armillaria, le radici sono sotto il caffé Pirola e le cure si annunciano difficili. Palazzo Estense promette: cari varesini, lo cureremo con amore

“Ci vediamo al piantone…sono stato al piantone”. E’ uno dei luoghi simbolo della varesinità. Un punto geografico e topografico, ma anche un luogo dell’anima, che vive oramai nell’affetto di tutti. Sembra un’esagerazione ma pensateci: per un varesino, ancora oggi, non è possibile pensare al capoluogo senza quell’elegante arbusto. O meglio, senza “il Piantone”, con l’articolo a la P maiuscola. Sì perchè il cedro del libano di via Veratti è praticamente la pianta più famosa del capoluogo, oltre che uno delle più vecchie. Ha infatti 120 anni e, in questi giorni, e’ scattata un’imprevista quanto preoccupante emergenza sul suo stato di salute. Il Cedro del libano (al secolo, cedrus atlantica Manetti o cedrus libani variante atlantica) ha cominciato a produrre una resina anomala. Se n’è accorto il responsabile del verde pubblico Pietro Cardani, che ha subito scritto ai consulenti delle università di Torino e Friburgo, mobilitando una piccola task force che dovrà andare la capezzale del malato e chiarirne le reali condizioni di salute. Secondo Palazzo Estense “il Piantone” potrebbe essre stato colpito dall’armillaria, una sorta di marciume parassitario che, a causa delle condizioni climatiche (il troppo caldo di questi anni) ha già attaccato altri tipi di cedri cittadini e in particolare quelli dell’Himalaya. E’ tuttavia solo un’ipotesi ed è per questo che, oltre alla consulenza chiesta agli esperti universitari, Palazzo Estense ha già predisposto un’analisi da parte della ditta Fitoconsult di Varese, che se ne occuperà a titolo gratuito con un contratto di sponsorizzazione che il titolare Daniele Zanzi ha detto di aver accettato con “orgoglio varesino”.
L’albero sarà sottoposto a una tomografia sonica per quantificare eventuali demolizioni enzimatiche dei tessuti legnosi. Fuori dal linguaggio tecnico, resta da capire se il nostro amato Piantone rischia di cadere.
E questa sarebbe una vera sciagura per il sentimento popolare. Il grande cedro ha circa 120 anni. Nelle foto d’epoca di Varese compare quasi sempre. E’ alto 24 metri, ha il diametro di 160 centimetri ad altezza uomo. C’è poi un problema tecnico non da poco: eventuali interventi alle radici non sono possibili, perchè queste sono ormai sotto l’edificio che ospita il caffè Pirola e non nelle falde del torrente Vellone, come si era sperato in un primo momento.
L’assessore all’ambiente Stefano Clerici fa il punto della situazione: “Non ci sono allarmismi – ma il massimo dell’attenzione sì. Faremo le analisi del caso. La pianta ha una produzione di resina anomala, una crescita di funghi sulla corteccia e una perdita di verde sui rami secondari. Noi vogliamo difenderla e anche in caso di grave malattia dovremo pensare a un modo per sostenerla. In quel punto vogliamo che ci sia sempre il piantone, il sindaco è informato e ha espresso preoccupazione”.
 

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Il cedro di Varese malato 4 di 7
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Pubblicato il 07 Gennaio 2012
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