La Cimberio si mangia Milano, 4.500 in festa a Masnago

Davanti a un grande pubblico la squadra di Recalcati domina il derby contro un'Armani ricca ma inguardabile. Diawara e Stipcevic dirigono i biancorossi, Weeden stecca l'esordio

Il caro e vecchio “cata sü”, urlo che firma le vittorie nei derby lombardi, riempie la bocca e le orecchie dei 4.500 di Masnago che festeggiano così il successo netto e meritato della Cimberio contro una Milano che fa inorridire i propri sostenitori. Ma questi, naturalmente, sono cavoli dell’Olimpia e di Scariolo, quasi surreale nel difendersi dopo la partita: a Varese dei guai altrui interessa ben poco e fa bene a godersi una vittoria (74-64) seminata presto e maturata lungo tutto l’arco della gara. Se infatti i primo fuochi varesini vengono spenti dagli ospiti nella prima metà di gara – quando la Cimberio viene riacciuffata due volte – dopo l’intervallo i ragazzi di Recalcati si prendono la vittoria difendendo su ogni pallone e trovando punti – pochi ma buoni – da un attacco che non brilla ma che mantiene sempre un minimo di continuità. Alla lunga poi, i muscoli di Diawara (18 punti, 11 rimbalzi) e la perizia di Stipcevic spaccano la partita anche se i contributi alla causa coinvolgono un po’ tutti i giocatori di casa. Ciò vale per il trio di lunghi come per Ganeto e Kangur, mentre il nuovo arrivato Weeden mette insieme una prova disastrosa in attacco (2 punti, 1/8 al tiro, -8 di valutazione) pur rendendosi utile in difesa. Il giudizio su di lui viene ovviamente rimandato, perché l’impatto non è dispiaciuto: ora ha una settimana per aggiustare la mira e inserirsi nei giochi di squadra. Con la vittoria nel derby Varese resta tra le prime otto della classifica, posizione maledettamente abbandonata solo quando più contava (domenica scorsa) e prova a lanciarsi nella ministriscia di trasferte (Montegranaro e Casale) dove bisognerà assolutamente spezzare la catena di sconfitte fuori casa. Ma con un bel “cata sü”, che risuona in testa, lavorare sarà più bello.

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Cimberio – Armani 74-64 4 di 16

COLPO D’OCCHIO – Il pubblico di Varese non tradisce e riempie il palasport di Masnago nonostante il momento così così della Cimberio. Doppia contestazione sugli spalti con gli ultras delle due parti che protestano verso la propria squadra. Tanti applausi comunque quando la Cimberio scende sul parquet. In curva omaggio a due angeli: il piccolo Mattia che ci ha lasciato (per lui anche l’omaggio della squadra) e la piccolissima Carlotta Meneghin, venuta alla luce proprio alla vigilia del derby per la gioia di papà Andrea e nonno Dino.

PALLA A DUE – Va subito in quintetto Tony Weeden, applaudito alla presentazione delle squadre. A sorpresa c’è anche Garri oltre a Rannikko e la coppia Kangur-Diawara. Scariolo, che rischia la panchina, schiera subito Mancinelli, dato per assente alla vigilia. Con lui le coppie targate Usa (Cook e Nicholas) e Grecia (Fotsis e Bourousis).

LA PARTITA – Primo quarto ricchissimo da raccontare. Si comincia con il Garri che non ti aspetti – 7 punti, demolizione tattica di Bourousis – e con una Varese che esce dai blocchi tonica come non mai. Dopo la prima replica di Mancinelli la Cimberio mette il turbo, arma il solito Diawara (devastante la schiacciata del 19-7) e non patisce l’uscita con due falli di Weeden. L’inerzia gira su un time out di Scariolo che riconsegna un Fotsis tremendo. Il greco segna due bombe di fila, una poco dopo e Milano prima si riavvicina e poi sorpassa prima della sirena (23-25) non senza una certa rabbia del pubblico per alcuni fischi arbitrali “griffati Armani”. Incredibile la statistica di Milano: un solo tiro (segnato) da 2 punti.
Dopo 10’ di “allegria” le difese si danno una regolata e alla ripresa si segna meno. La schiacciata di Talts e il canestro di Ganeto rimettono avanti Varese, poi il botta e risposta Rocca-Fajardo tiene il punteggio invariato. Due problemi per Recalcati: Weeden (bene dietro) non segna e Kangur esce con tre falli; il coraggio di Ganeto però dà un vantaggio minimo ai padroni di casa (37-32 al 16’). Scariolo chiede ai suoi di pressare ma Diawara tiene avanti i suoi sino al terzo fallo di Stipcevic; lì i punti di Bourousis e Cook valgono la parità a quota 41. Recalcati si rifugia nel timeout e finalmente ripropone Garri; Mancinelli sorpassa, Weeden segna il primo canestro ma fallisce il tiro del sorpasso: 43-44 al 20’.
Dopo una schiacciata di Talts al rientro (unico canestro per lungo tempo) la Cimberio fa 0/4 dalla lunetta e non riesce a scappare in un avvio spezzettato da falli e palle perse. Diawara sbaglia troppo ma poi rompe il digiuno in transizione: schiacciata e libero per il 48-44. Recalcati cambia Ganeto con Kangur ma i canestri restano rari come il panda gigante. L’urlo della folla, tanto atteso, arriva sulla tripla di Stipcevic (primi punti) per il 53-44 e finalmente anche Milano con Cook (tiro fortunoso) segna un cesto dal campo. Rok rifà la magia in sottomano (56-47) e infila un canestro chiave contro Giachetti, messo in campo per pressarlo. Infine, dopo il quarto fallo di Kangur, è Rannikko a fissare il 61-48 del 30’ sul suono della sirena. Nel terzo periodo l’Armani ha segnato appena 4 punti.

IL FINALE – La serataccia di Gentile prosegue, quella di Stipcevic si mantiene luminosa nonostante Fotsis rimetta in sesto il mirino per il tiro del 63-51. Rok dà anche un assist a Diawara però fallisce due tiri buoni per il nuovo break. Scariolo esce dal timeout con la zona che Fajardo buca dai 4 metri; Bourousis replica subito e allora è Recalcati a fermare il gioco dopo erroraccio di Ganeto. Nicholas, 5 punti in fila, e uno sfondamento fischiato a Weeden rimettono l’Armani in carreggiata (67-57) però la Cimberio sblocca il punteggio nel modo più bello, alley hoop di Fajardo per Diawara. Rannikko rileva Weeden con la Cimberio avanti di otto; i padroni di casa non segnano ma dominano a rimbalzo grazie all’assurda marcatura scelta da Scariolo: Cook su Diawara. I segnali della resa milanese sono firmati Giachetti che prima si becca uno stoppatone da Kangur e poi (dopo i canestri di Stipcevic e Bourousis) perde un pallone in modo banale. Tutto il palazzetto si alza in piedi e salta di gioia: Milano sventola bandiera bianca (74-64), la Cimberio si mette in tasca un successo e uno scalpo, entrambi molto preziosi.

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Pubblicato il 22 Gennaio 2012
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