Casa San Carlo, insieme è possibile

Tutto è nato quando la signora Fernanda Babini Cattaneo decise di donare alla parrocchia di Biumo Superiore un contributo per il recupero di un edificio da destinare alla pubblica assistenza. I lavori di ristrutturazione dell’edificio di Biumo non furono però possibili a causa dei costi eccessivi e dunque la somma venne destinata alla Fondazione Monsignor Proserpio, che subito si mise all’opera per individuare un edificio più idoneo. La casa venne individuata nell’ambito dell’eredità della Famiglia Ambrosini: un edificio sito al civico 14 di via Santa Maria Maddalena, nel cuore della vecchia Bizzozero, oggi parrocchia di San Carlo.

E sabato 25 febbraio, grazie ai successivi interventi della Fondazione Cariplo e della Fondazione San Carlo, la volontà della signora Fernanda si è avverata. Questa mattina è stata infatti inaugurata la Casa San Carlo: quattro camere doppie, per un totale di otto posti letto, disposte su due piani. Qui troveranno casa e accoglienza famigliare i senzatetto, ma anche persone finite in mezzo alla strada per le più svariate ragioni. «L’inizio di un nuovo percorso verso l’autonomia – ha dichiarato Luciano Gualzetti, presidente della Fondazione San Carlo – Una collocazione temporanea, ma famigliare».

Gli ospiti della Casa non potranno fermarsi più di 90 giorni. Le stanze sono per due persone e hanno a disposizione un bagno con doccia. Un bel salone luminoso e un elegante soffitto a cassettoni, accoglierà gli ospiti. «Accoglieremo in tutto 8 adulti di sesso maschile di età superiore a 18 anni – ha dichiarato Gregorio Navarro che, insieme alla Caritas varesina, gestirà la struttura – Quattro sono già occupati: e questo testimonia il bisogno che la nostra società ha di strutture come queste. Faccio un appello ai miei ex colleghi amministratori (Navarro è stato assessore ai servizi sociali del Comune di Varese, ndr) affinchè le risorse per il sociale non subiscano ulteriori tagli».

All’inaugurazione erano presenti monsignor Luigi Stucchi, vicario episcopale, il prevosto monsignor Gilberto Donnini, don Roberto Davanzo, presidente della Caritas Ambrosiana, don Marco Casale, responsabile della Caritas varesina, il prefetto Giorgio Zanzi, l’assessore regionale alle Infrastrutture Raffaele Cattaneo, il vicesindaco di Carlo Baroni e l’assessore Enrico Angelini del Comune di Varese, Giorgio Gaspari per la Fondazione Cariplo.