Cinquecento volte Simpson!
Il 19 febbraio, negli Stati Uniti, è andata in onda la 500esima puntata del cartone con la famiglia più trasgressiva d'America. Protagonista Julian Assange
Il 19 febbraio 2012, negli Stati Uniti, è andata in onda la 500esima puntata dei Simpson, la serie
televisiva ideata nel 1986 da Matt Groening e James L. Brooks.
Dalla prima puntata del 1989, gli episodi della durata di mezz’ora, raccontano le avventure di Homer, con la sua esclamazione “D’oh”, entrata anche nell’Oxford English Dictionary, di Marge e dei loro figli Bart, Lisa e la piccola Maggie, ambientate nella città statunitense di Springfield.
La serie tratta umoristicamente molti aspetti della condizione umana, della cultura, della società e della stessa televisione, con una lente di ingrandimento particolare sul sistema americano. Irride l’abuso di potere del governo e delle grandi industrie, la corruzione, l’asservimento dei media, che fanno cattiva informazione, l’inefficienza della polizia, oltre all’importante tema della religione.
Il Time nel 1999 ha acclamato lo show come “migliore serie televisiva del secolo”. Il 14 gennaio 2000 lo show ha ottenuto una stella nella Hollywood Walk of Fame.
Nella 500esima puntata, Homer e Marge scoprono che i cittadini di Springfield hanno organizzato un consiglio cittadino segreto per cacciarli dalla città. I Simpson si danno pertanto alla macchia e, come nuovo vicino, al posto del religioso Flanders, si ritrovano Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks, che li invita in casa sua a guardare un film, un matrimonio afgano che viene celebrato nonostante il luogo sia disturbato dai bombardamenti. L’idea della partecipazione dello scomodo personaggio è venuta al produttore esecutivo dei Simpson, Al Jean, il quale a sua volta era stato contattato dal creatore della famiglia più gialla della tv, Matt Groening.
A quest’ultimo era giunta voce che Assange fosse interessato a partecipare a una puntata. Detto fatto. Il direttore del casting ha trovato l’attivista dell’informazione ed è riuscito a ottenere la sua presenza nella puntata.
Assange, dopo aver ricevuto le istruzioni dalla sede centrale dei Simpson, Los Angeles, ha registrato la propria voce da un luogo anonimo, sconosciuto ai produttori, dato che si trova agli arresti domiciliari in Gran Bretagna. Non è la prima volta che personaggi famosi diventano protagonisti di una puntata della serie animata. Giusto per fare qualche esempio, già gli Aerosmith, Sting, gli Who, i Rolling Stones, i Metallica ma anche Liz Taylor, Quentin Tarantino, Dustin Hoffman, Tom Cruise, Mel Gibson, e poi capi di stato come Bill Clinton, George Bush, Tony Blair o ancora Steve Jobs e Mark Zukerberg, ma è la prima volta che un personaggio agli arresti domiciliari ha un suo alter ego giallo. In Italia dovremo aspettare ancora un po’, anche per sapere chi sarà il doppiatore di Assange.
In occasione del traguardo delle 500 puntate, USA Today ha chiesto a Matt Groening quali fossero secondo lui gli episodi migliori dei Simpson fino ad oggi. Il creatore ha scelto le puntate più
curiose, divertenti e significative delle 23 stagioni finora prodotte. Nel 2011, in seguito all’enorme successo ottenuto dalla serie, la Fox ha rinnovato i Simpson per altri due anni, permettendo alla serie di raggiungere la venticinquesima stagione e a noi di continuare a godere dei simpatici episodi dei gialli Simpson.
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